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Arrivano le sanificazioni quotidiane di bus e metro, ma non delle scuole. Rampelli (FdI): però i pericoli sono gli stessi

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Arrivano con ritardo ingiustificato le sanificazioni giornaliere dei mezzi di trasporto pubblico. Mentre di sanificare le scuole non se ne parla nemmeno. Il commento severo è di Fabio Rampelli, vicepresidente della Camera dei deputati di Fratelli d’Italia.

Intervenendo a Skytg 24, il deputato romano ha detto che “il Governo ha assunto dopo quasi due anni dall’esplosione della pandemia provvedimenti per la sanificazione quotidiana dei mezzi pubblici che sono i luoghi dell’assembramento per eccellenza e a rischio trasmissione contagio. Per noi un mantra sul quale i governi non hanno dato risposte tempestive, contribuendo alla diffusione della pandemia”.

Perchè nelle scuole è tutto fermo?

“Sulla sanificazione delle scuole la situazione è ancora peggiore: non è stato fatto nulla, come se ci fosse differenza tra le aule, frequentate proprio da quei bambini cui si imputa la maggiore potenzialità diffusiva, e gli autobus”.

Il paragone dell’on. Fabio Rampelli arriva nel giorno in cui da una scuola primaria del veneziano giungono dati di un focolaio da Covid-19 piuttosto intenso, con 25 i casi di positività accertati, quasi tutti tra gli alunni, con 64 contatti scolastici in quarantena.

Il problema non è di poco conto. Anche a livello nazionale. Secondo Fabrizio Pregliasco, direttore sanitario dell’IRCCS Istituto Ortopedico Galeazzi di Milano, già in estate favorevole alla vaccinazione di massa per raggiungere l’immunità di gregge, l’ideale sarebbe che “a breve sia possibile vaccinare anche i bambini, non appena ci sarà il via libera da parte dell’Ema

Sui vaccini serviva più persuasione

Per quanto riguarda proprio il vaccino anti-Covid, Rampelli ha tenuto a premettere di essersi “già prenotato per la terza dose” e di essere “assolutamente favorevole alla somministrazione”: detto ciò, l’esponente di FdI ha aggiunto che “il governo dovrebbe attivare un’imponente campagna di persuasione anche per disinnescare le perplessità generate da una gestione dell’informazione piena di contraddizioni”.

“Basterebbe diffondere all’infinito questo semplice dato: il 90% dei ricoverati in terapia intensiva non è vaccinato e parte di questi ricoveri si trasformano in decessi. Dato che arriva dalla prima linea degli ospedali, quindi reale, e non dai social o dai convegni accademici. Basterebbe aprire tutti i tg mattina e sera per dieci giorni con questa notizia per essere convincenti”, ha concluso Rampelli.

Decreti ‘frankenstein’

Intanto, sempre Fratelli d’Italia rifiuta in modo netto le norme sulla scuola inserite nel decreto Bollette, già licenziato dal Senato e in scadenza il prossimo 26 novembre. E non le vota.

“Il governo dei migliori fa decreti ‘frankenstein’ con temi ultronei come ITS e il personale ATA insieme alle… bollette”, dice il deputato FDI Federico Mollicone, capogruppo in commissione Cultura.

Secondo l’esponente di Fratelli d’Italia, “il Parlamento viene trattato come un passacarte dal governo, senza possibilità di incidere in alcuna maniera sui decreti. Il rapporto fra Governo e Parlamento deve essere contraddistinto dalla chiarezza, ma il “governo dei migliori” invece continua la propria azione a colpi di fiducia e tagliole parlamentari. Governo di incapaci, altro che migliori: tanto valeva tenerci Conte”.

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