Personale

Assegno unico 2023, per ogni figlio minore si va da minimo 54,10 euro a massimo 189,20 euro a seconda dell’ISEE

Per i primi sette mesi di competenza dell’anno 2023 sono stati erogati alle famiglie assegni per 10,4 miliardi di euro, che si aggiungono ai 13,2 miliardi di erogazioni di competenza del 2022. Sono 6.213.179 i nuclei familiari che hanno ricevuto l’assegno nel periodo, per un totale di 9.735.087 di figli.

Lo ha comunicato l’INPS, nel pubblicare l’aggiornamento dell’Osservatorio Statistico sull’Assegno Unico e Universale (AUU) che contiene al suo interno anche i dati relativi all’AUU destinato ai nuclei percettori di Reddito di Cittadinanza (RdC).

Ricordiamo che l’importo base dell’assegno per ciascun figlio minore, in assenza di maggiorazioni, nel 2023 va da un minimo di 54,10 €, in assenza di ISEE o con ISEE pari o superiore a 43.240 €, ad un massimo di 189,20 € per ISEE fino a 16.215 €.

Maggiorazione spettante ai genitori entrambi lavoratori estesa anche ai nuclei vedovili

Con effetto dal 1° giugno 2023, l’articolo 22 del decreto-legge n. 48/2023 ha riformulato l’articolo 4, comma 8, del decreto legislativo n. 230/2021, prevedendo espressamente l’estensione della maggiorazione per i genitori entrambi lavoratori ai nuclei monogenitoriali che sono tali a causa del decesso dell’altro genitore; è stato tuttavia limitato l’effetto del nuovo disposto alle rate maturate a partire dal 1° giugno del corrente anno, senza che sia prevista la possibilità di riconoscere “somme a titolo di arretrati”, e tenendo conto della data in cui si è verificato il decesso, che non deve comunque essere anteriore al quinquennio.

Conseguentemente, per i soggetti che risultano vedovi e che presentano la domanda per la fruizione dell’assegno unico per i figli a carico, è possibile beneficiare a partire dal 1° giugno 2023 della maggiorazione per genitori entrambi lavoratori, nel caso in cui risultino soddisfatti tutti i seguenti requisiti:

  • l’evento del decesso dell’altro genitore si è verificato in data non antecedente al quinquennio precedente rispetto alla data di presentazione della domanda di AUU;
  • il genitore deceduto risultava al momento del decesso lavoratore o pensionato;
  • il genitore superstite risulta lavoratore al momento della domanda di AUU.

Importo minimo in presenza di omissioni o difformità nell’ISEE

Con messaggio numero 2856 dell’1 agosto 2023 l’INPS aveva fornito indicazioni in merito alle attestazioni ISEE utili per l’Assegno unico nel caso in cui rechino omissioni o difformità.

In particolare, l’INPS aveva fatto sapere che a partire dalla competenza di settembre 2023, la presenza di omissioni/difformità nell’attestazione ISEE avrebbe comportato l’attribuzione degli importi minimi previsti dall’articolo 4, commi da 1 a 8, del decreto legislativo n. 230/2021.

Con nuovo messaggio dell’8 agosto 2023 l’Istituto comunica invece che, in considerazione delle difficoltà che si potrebbero determinare per i cittadini connesse al periodo estivo nel regolarizzare la propria situazione, procederà al pagamento della misura AUU con importo al minimo di legge solo a decorrere dalla mensilità di novembre, garantendo in tal modo agli interessati un lasso di tempo maggiore per procedere alla regolarizzazione dell’ISEE.

Resta fermo, sia in caso di presentazione di una nuova DSU priva di difformità sia nell’ipotesi di presentazione della documentazione giustificativa, che la regolarizzazione dell’ISEE da parte dell’utente può avvenire entro il termine di validità della stessa DSU da cui siano derivate le omissioni e/o difformità (31 dicembre dell’anno di presentazione della DSU).

AUU per i nuovi nati

A decorrere dal mese di settembre, in occasione della nascita di un figlio, l’INPS procederà ad inviare ai genitori una comunicazione via e-mail, invitandoli a presentare domanda per richiedere l’Assegno Unico Universale o integrare il beneficio già percepito per altri figli a carico.

Questo nuovo servizio si inserisce nell’ambito del processo di progressiva semplificazione dell’attività amministrativa e di costruzione di un rapporto solido di fiducia con il cittadino. Infatti, l’Inps prevede il graduale passaggio dal tradizionale approccio reattivo ad un nuovo paradigma, per cui il servizio anticipa e mira a soddisfare rapidamente le esigenze del cittadino, anche prima che venga presentata una richiesta puntuale di prestazione.

Con messaggio del 4 settembre l’INPS fa sapere che la comunicazione è indirizzata agli utenti che abbiano prestato il consenso a ricevere comunicazioni proattive dall’INPS. Per ricevere contenuti personalizzati e servizi in modalità proattiva da parte dell’Inps, gli utenti possono collegarsi al sito istituzionale e accedere alla propria area MyINPS all’interno della quale, cliccando su “Vai ai tuoi consensi”, potranno prendere visione di tutte le informazioni relative ai servizi proattivi, nella sezione “Adesione ai servizi proattivi” ed aderirvi cliccando su “Acconsento”.

Lara La Gatta

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