Home I lettori ci scrivono Assurdo l’emendamento sul V ciclo del TFA sostegno

Assurdo l’emendamento sul V ciclo del TFA sostegno

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Assurdo studiare da un anno con una bambina piccola per un bando già emanato e pagata la relativa quota d’iscrizione all’ateneo scelto. Investire in 24 cfu e crediti integrativi.

L’emendamento al TFA sostegno si traduce nel dare un 30/30 alla preselettiva a chi possiede tre anni di servizio sul sostegno; significa fare fuori  in automatico noi che i tre anni non li abbiamo.

Chi non ha i tre anni di servizio, pur prendendo 30 allo scritto e all’orale, sarebbe impossibilitato a competere con chi ha già un 30 alla preselettiva.  Un 30 conseguito senza il bisogno di averla dovuto sostenere.

Cosa diversa se la preselettiva non facesse media. Questo già sembrerebbe piu ragionevole.

Questo ci doveva essere detto dall’inizio. Dallo Stato in primis. Dallo Stato promulgatore di principi di eguaglianza ed equità.

Per A046 ho dovuto investire in 48 cfu integrativi con costi oltre 1200 euro e oltre 500 euro per i 24 cfu. Ho dovuto mandare in fumo così i miei precari risparmi.

In secundis dall’ateneo a cui è stata pagato la relativa quota di partecipazione già a marzo. Prima che questa sciagura ci colpisse. L’ateneo ha preso un impegno con me. Mostrandomi quelle condizioni. Io le ho accettato, ho pagato, e ho iniziato a studiare da allora. Con una bambina neonata. Quante notte insonni.

Il dolore di una madre nessuno potrà comprenderlo.

Una madre che vede così portarsi via un sogno per cui ha investito il tempo da dedicare alla famiglia e quei precari risparmi.

Il sogno di concorrere ad una competizione ad armi pari che l’avrebbe portato a lavorare e a darsi anima e spirito per chi ne ha piu bisogno.

Non si scherza con la vita e con i sogni delle persone.

E’ un’ingiustizia grave. Un’imparità che poco ha a che fare con i requisiti meritocratici che abbiamo imparato. Ancor più gravo perchè è lo Stato e poi un ateneo a imporlo.

Mi precludete così la possibilità di arrivare al mio sogno, di competere ad armi pari.

Per piacere non accettate questo scempio.