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Basta classi pollaio, per i docenti a questo devono servire i fondi del Pnrr – ESITI SONDAGGIO

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Una pioggia di risorse per la ripresa del Paese sono in arrivo dal Pnrr. Come annunciato dal ministro Bianchi, sono 17 miliardi di euro i fondi destinati alla scuola, di cui 5 in arrivo entro novembre. Risorse che dovranno servire a tutto il sistema scolastico, provato da un anno e mezzo di pandemia, ma anche da problemi atavici come quello degli edifici scolastici usurati o addirittura non agibili, come sottolinea l’ultimo report di Legambiente.

Su come destinare i fondi del Pnrr, La Tecnica della Scuola ha interrogato i propri lettori chiedendo loro quali siano le priorità che bisognerebbe perseguire nell’utilizzare le risorse in arrivo.

Meno alunni per classe

Nonostante le varie opzioni a disposizione, il dato schiacciante (70,5%) è relativo alla riduzione del numero di alunni per classe. Quella delle classi pollaio infatti è una questione sempre viva e accesa, ancor di più oggi in tempi di pandemia e con la necessità di non affollare troppo le classi rispettando le misure anti Covid (distanziamento e mascherine).

Al secondo posto ma molto staccata (14%), c’è l’esigenza di attuare la costruzione e la messa in sicurezza degli edifici scolastici, in gravi condizioni specialmente al Sud (come sottolineato dal report di Legambiente pubblicato in questi giorni).

Percentuali più basse (sotto il 10%) per le altre risposte possibili sono confluite su infrastrutture e formazione sul digitale, interventi per ridurre la dispersione scolastica, palestre e mense, estensione del tempo pieno e asili nido.

Ruolo

La maggior parte delle risposte sono giunte alla redazione dal personale docente (direttamente interessato insieme ai genitori alla riduzione delle classi pollaio) che ha partecipato per il 70,8%. Ben più staccati, sotto il 10%, genitori, Ata, dirigenti e studenti.

Grado

Più equilibrati i gradi di scuola coinvolti nel sondaggio. Poco più della metà (51%) riguardano la scuola superiore, il 38,4% sono gli utenti legati alla scuola del primo ciclo. Solo il 7% della scuola dell’infanzia.

Precisiamo che l’indagine è stata realizzata dalla testata giornalistica “La Tecnica della Scuola” nel periodo che va dal 15 ottobre al 22 ottobre 2021. Hanno partecipato 675 soggetti. Il sondaggio non ha carattere di scientificità: i risultati derivano da conteggi automatici.