Categorie: Didattica

Basta ragazzi coi telefonini: la preside accusa i genitori

Una dirigente di un Istituto comprensivo del bolognese, ha inviato una vibrante circolare a genitori e personale, in cui ha espresso il suo diktat contro i telefonini.

Basta con i cellulari in classe: non si può per legge e poi ci sono fior di studi internazionali che dicono che senza telefonino a scuola i bambini si concentrano di più.

«Intendo sollecitare la vostra attenzione — scrive Il Corriere della Sera che riporta la circolare della dirigente — sull’uso dei cellulari da parte degli alunni durante l’orario scolastico. Ricordo che, come avviene ormai in quasi tutti i Paesi europei, anche in Italia l’uso del cellulare a scuola è vietato: lo ha disposto il ministro con una direttiva del 2007, impegnando tutte le istituzioni scolastiche a regolamentare l’uso a scuola, con esplicito divieto durante le lezioni».

 

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«Il divieto di utilizzo del cellulare durante le ore di lezione — continua — risponde a una generale norma di correttezza, perché l’uso del cellulare e di altri dispositivi elettronici rappresenta un elemento di distrazione sia per chi lo usa sia per i compagni. L’uso, oltre che una grave mancanza di rispetto verso l’insegnante, costituisce un’infrazione disciplinare». Per la dirigente lo smartphone in classe non solo è vietato, non solo manca di rispetto, ma è anche inutile, perché «nel caso in cui, durante lo svolgimento delle lezioni, vi siano esigenze di comunicazione tra gli studenti e le famiglie, dettate da ragioni di particolare urgenza o gravità, può esservi l’autorizzazione del docente».

Questo però non basta, perché «molto frequentemente ci capita di sorprendere alunni che utilizzano in classe il cellulare, o che comunque lo esibiscono, in aperta violazione alle regole».  

La preside, precisa ancora Il Corriere,  «bacchetta» i genitori degli alunni e invoca «il rispetto delle regole sin da piccoli: è fondamentale che siano responsabilizzati. Per questo la collaborazione delle famiglie è fondamentale, tra scuola e famiglia esiste un patto di corresponsabilità che stabilisce precisi impegni da entrambe le parti».

E termina  citando «ricerche di insigni pediatri, neurologi, psicologi, tutti concordi nel ritenere che è auspicabile che si riducano i tempi di esposizione dei giovanissimi ai dispositivi multimediali, mentre uno studio inglese, pubblicato dal Centro per le performance economiche della London School of Economics, di cui dà conto il Guardian, conclude che “le performance degli alunni migliorano nelle scuole in cui il telefonino è bandito perché aumentano la concentrazione e i tempi di attenzione” »

E dire che il sottosegretario all’istruzione, Davide Faraone, aveva annunciato la volontà di togliere il divieto ai cellulari in classe, per farne un supporto all’attività didattica. 

Pasquale Almirante

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