Home Personale Bonus merito, come evitare il conflitto di interessi e garantire trasparenza

Bonus merito, come evitare il conflitto di interessi e garantire trasparenza

CONDIVIDI

L’assegnazione del bonus premiale ai docenti ritenuti meritevoli è una delle novità contenute nella legge 107/2015, precisamente all’art.1, comma 126.

In molte scuole, il personale destinatario del bonus è già stato individuato. Vogliamo però ricordare l’importanza di evitare eventuali conflitti di interessi.

Come chiarito dal Miur con apposita faq, “nell’assegnazione del bonus è importante evitare ogni situazione, anche potenziale, di conflitto di interessi. Infatti, se nell’individuazione dei criteri da parte del Comitato di valutazione eventuali relazioni parentali non determinano situazioni di conflitto di interessi, in quanto a livello collegiale si definiscono criteri sulla base dei quali il dirigente scolastico assegnerà il bonus, diversa è la situazione in cui si trova il dirigente scolastico, in quanto responsabile del procedimento di assegnazione del bonus. All’attività svolta dal dirigente scolastico per la valorizzazione del merito del personale docente, si applica quanto previsto dalla normativa vigente in materia di conflitto di interessi, e quindi il dirigente scolastico che incorra in un conflitto di interessi, anche potenziale, verificabile in una delle condizioni previste dalla normativa vigente (art. 51, Codice di procedura civile; art 6-bis – legge 7 agosto 1990 n.241) è tenuto ad astenersi dalla valutazione e dalla conseguente assegnazione del bonus, informando di tale situazione il Direttore (o il Dirigente preposto) dell’USR di competenza. Le determinazioni sulle astensioni sono rimesse al direttore dell’Ufficio scolastico regionale di appartenenza”.

Altri aspetti fondamentali sono la necessità di dare trasparenza alle scelte e la modalità di pubblicazione dei dati sull’assegnazione del bonus.

Anche in questo caso, una faq del Miur chiarisce come fare:

“Per dare evidenza alle scelte e per promuovere un processo di condivisione risulta determinante, innanzi tutto, pubblicare i criteri stabiliti dal Comitato. Mentre in merito alla pubblicazione dei premi per i singoli docenti, mancando un’indicazione di riferimento specifica per la scuola, è opportuno fare riferimento al D.Lgs. 33/2013 come aggiornato da D.Lgs. 9712016 (in vigore dal 23 giugno 2016) all’art. 20, comma 1 e comma 2, in cui si evidenzia che: “Le pubbliche amministrazioni pubblicano i dati relativi all’ammontare complessivo dei premi collegati alla performance stanziati e l’ammontare dei premi effettivamente distribuiti”. “Le pubbliche amministrazioni pubblicano i criteri definiti nei sistemi di misurazione e valutazione della performance per l’assegnazione del trattamento accessorio e i dati relativi alla sua distribuzione, in forma aggregata, al fine di dare conto del livello di selettività utilizzato nella distribuzione dei premi e degli incentivi, nonché i dati relativi al grado di differenziazione nell’utilizzo della premialità sia per i dirigenti sia per i dipendenti”. Inoltre. risulta quanto mai opportuno che il Dirigente scolastico comunichi le motivazioni delle sue scelte al Comitato di valutazione e a tutta la comunità professionale, in forma generale e non legate ai singoli docenti, proprio per una continua regolazione e qualificazione del processo”.