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Brunetta sul Dl reclutamento e il Pnrr: stabilizzeremo il 40% di capitale umano

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Il ministro della Pubblica Amministrazione Renato Brunetta, riferisce al Senato sul Decreto reclutamento, di cui abbiamo già discusso. Il Ministro fa riferimento all’articolo 1 del Decreto, che definisce le modalità del reclutamento di quel capitale umano che andrà a gestire il Pnrr, quindi il denaro del Recovery Fund.

Spiega il Ministro: “Voi sapete che Il Pnrr altro non è che un insieme di progetti. L’Europa ci assegna poco meno di 200 miliardi, cui si aggiungono circa 30 miliardi di risorse nazionali. A fronte di questi miliardi noi siamo stati chiamati a rafforzare il quadro amministrativo per gestire questa montagna di progetti e di risorse, anche attraverso risorse umane dotate delle competenze e degli skills necessari“.

Quali procedure di reclutamento? Il primo strumento del reclutamento – ricorda il ministro – saranno i “concorsi veloci per personale da assumere a tempo determinato. 3+2 ovvero 5 anni è l’ordine temporale. Alla fine dei 5 anni tutti questi rapporti con i professionisti saranno un titolo valido per una sorta di stabilizzazione per il 40% delle risorse umane, così da potere fruire nella PA, in forma ordinaria e non straordinaria, di queste competenze che si saranno ulteriormente formate e specializzate in ragione dei progetti stessi”.

Tuttavia il Ministro chiarisce: “Ad ogni modo non si possono confondere le risorse straordinarie provenienti dal Pnrr con quelle ordinarie. Quindi quali risorse per la stabilizzazione? Risorse del turn over e risorse provenienti dall’efficientamento del sistema. Gli enti, le Province, le Regioni, in ragione dell’impatto dei progetti sull’efficienza del sistema, si ritroveranno risorse da destinare al capitale umano, o in termini di sostituzione del turn over o in termini aggiuntivi”.

Altra corsia di reclutamento – ci ricorda il numero uno della PA – quella dei professionisti con contratti di collaborazione; e infine altre specializzazioni saranno reclutate attingendo ai dottorati o alle esperienze europee o internazionali su questioni specifiche.