Tra i temi toccati dal ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara nell’intervista del quotidiano ‘Libero’ c’è quello del bullismo a scuola e dei lavori socialmente utili come sanzione:
“Nella scuola italiana il 25% dei ragazzi lamenta di essere bullizzato sistematicamente. Lo studente che perseguita un compagno, aggredisce un insegnante o devasta la propria scuola deve prendere coscienza del proprio errore. La sanzione serve a far capire al bullo che il suo ego ha dei limiti, coincidenti con il rispetto degli altri. La sospensione emargina e non promuove l’autocritica. I lavori socialmente utili sono formativi, rafforzano il patto di legalità che vuole che chi sbaglia, paghi. In che modo? “Pulire ciò che si è sporcato, imbiancare le aule, prestare assistenza agli anziani, servire pasti alla mensa. La sanzione va modulata secondo il comportamento deviante” ha spiegato il Ministro.
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