Home Alunni Calo alunni e allarme iscritti, per D’Aprile (Uil Scuola) a rischio 130mila...

Calo alunni e allarme iscritti, per D’Aprile (Uil Scuola) a rischio 130mila cattedre ma dal Trentino arriva la soluzione: massimo 23 alunni per classe

CONDIVIDI

Sulla formazione delle classi dell’anno scolastico 2025/26, il segretario generale della Uil Scuola, Giuseppe D’Aprile, invita a prendere esempio dalla Provincia di Trento che avvalendosi del regime di autonomia riconosciuto dalle norme ha definito le proprie regole con numeri massimi di alunni ribassati rispetto a quelli previsti a livello nazionale. Perchè la denatalità, sostiene D’Aprile, non deve essere un pretesto per operare tagli al sistema scolastico.
“Il calo demografico è una realtà allarmante del nostro Paese – dichiara il segretario generale – tuttavia, come Uil Scuola, riteniamo sia necessario un cambio di approccio”.

D’Aprile, riporta quanto già dichiarato all’Adnkronos, ricorda che la prevista diminuzione degli studenti che si iscriveranno al primo anno delle superiori nel prossimo anno scolastico potrebbe mettere a rischio 130mila docenti.

L’allarme era scattato nei giorni scorsi, su alcune testate nazionali, anche a seguito della pubblicazione dei dati previsionali sugli effetti del calo demografico: il dato più clamoroso era quello relativo agli iscritti al primo anno delle secondarie di secondo grado che, sempre in base alle previsioni, potrebbero crollare di almeno 50mila unità.

Il calcolo deriverebbe dal raffronto fra gli alunni che attualmente frequentano il primo anno delle scuole “superiori” (562.733) e quelli iscritti all’ultimo anno delle “medie” (511.244). Anche se va anche detto che se la stima, riportata dalle testate nazionali, pur essendo esatta necessita di alcune precisazioni.

Intanto, i numeri riguardano solo la scuola statale (e neppure tutta perché le statistiche del Ministero non considerano né la Valle d’Aosta né il Trentino-Adige). Poi, c’è da tenere conto che nel passaggio dalle medie alle superiori accade spesso che un numero non disprezzabile di alunni di terza media che frequentano le scuole paritarie si iscriva agli istituti superiori statali. Senza considerare che al primo anno delle superiori si reiscrivono spesso anche gli alunni respinti.

E infatti, se si vanno a vedere i dati degli anni passati la situazione è bene diversa: il numero degli alunni che si iscrivono al primo anno delle superiori, infatti, è sempre stato superiore a quello di coloro che hanno terminato la secondaria di primo grado nelle scuole statali.

Ad ogni modo, così scrive Uil Scuola nel proprio comunicato, prendiamo esempio dal Trentino“, che “in occasione della delibera sulle nuove iscrizioni per il prossimo anno scolastico, la 2219 del 23 dicembre 2024 fortemente sostenuta dalla Uil Scuola, su proposta dell’assessore all’Istruzione” ha “deliberato l’abbassamento del numero di allievi per classe. Non più di 23 alunni, sia alla scuola primaria che alla scuola secondaria di primo grado. Ridurre il numero di alunni per classe è una misura concreta che andrebbe adottata su scala nazionale”, conclude con fermezza il sindacato Confederale.