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Caso Pioltello, l’europarlamentare della Lega Angelo Ciocca invita gli studenti a Bruxelles; Barbacci (Cisl Scuola): “Proposta provocatoria”

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All’iniziativa dell’europarlamentare della Lega Angelo Ciocca che ha deciso di invitare a proprie spese a Bruxelles gli studenti di Pioltello risponde senza giri di parole Ivana Barbacci, segretaria generale di Cisl Scuola.

Trovo folle la decisione del Preside e per questo ho deciso di invitare i ragazzi al Parlamento europeo, affinché possano rendere utile la loro assenza da scuola in un’altra maniera, magari più formativa“, ha detto il deputato europeo Ciocca che in questo modo intende rispondere alla “decisione sconsiderata” del preside di Pioltello.

La replica di Ivana Barbacci non ha tardato ad arrivare: “Definire ‘sconsiderata’, come fa un parlamentare europeo, la decisione che avrebbe assunto il preside dell’IC di Pioltello sulla sospensione delle lezioni il 10 aprile, è quanto meno improprio. Non si tratta infatti della scelta ‘folle’ (così viene etichettata) di un dirigente scolastico, ma di una delibera assunta mesi fa, e in seguito attentamente ‘riconsiderata’, dal Consiglio di Istituto, con voto unanime”.
“Un organismo di cui – sottolinea Barbacci – fanno parte tutte le componenti della comunità scolastica, ivi compresi i rappresentanti dei genitori, e che ha tenuto conto, nel decidere, di un’attenta valutazione di opportunità didattica, anch’essa condivisa unanimemente dal collegio dei docenti”.

“Basterebbe questo – aggiunge la segretaria generale di Cisl Scuola – per dimostrare la totale infondatezza di accuse che, oltre a mancare di rispetto alla persona del preside, dimostrano una palese non conoscenza dei criteri che presiedono al governo e all’organizzazione delle attività didattiche in una scuola pubblica”.
Secondo Barbacci, la proposta di Angelo Ciocca, risulta “un atto di gratuita provocazione verso una comunità scolastica impegnata, a partire da chi la dirige, a svolgere seriamente e con coscienza il proprio lavoro. Siamo quindi in presenza di un’iniziativa molto lontana dai canoni di un’azione formativa e che lascia invece molto a desiderare proprio sotto il profilo dell’educazione civica”.