Ha riscosso un buon successo il convegno sulla cattedra inclusiva promosso dagli esperti che hanno messo a punto una proposta di legge che sta facendo molto discutere.
Nella giornata romana del 9 aprile, svoltasi presso il Teatro Aurelio a Roma in collaborazione con l’Istituto Comprensivo di Largo San Pio V, sono state presentate e discusse una dozzina di esperienze realizzate in altrettante scuole di tutta Italia (IC di La Loggia – TO, IC di Cassino 3 – FR, IC di Perosa Argentina – TO, IC Maffucci, Milano; IC Orzini di Aprilia – LT, IC di Montecastrilli – TR, IC di Pellegrini di Pisogne – BS, IC Via Soriso, Rom, IC Trento 5, IC Via Campagnano, Roma, IC Zanella di Bolzano Vicentino, IC via Cornelia di Roma).
Fra le esperienze presentate, alcune, oltre ad essere state approvate formalmente in sede di Collegio docenti e di Consiglio di Istituto, sono state comunicate e condivise con i genitori e, attualmente, stanno coinvolgendo più classi dello stesso istituto; altre si realizzano in una classe dove la corresponsabilità educativa nell’inclusione favorisce un’interazione costante nella pianificazione degli interventi a favore di ogni alunno e di ogni alunna della classe.
I sette firmatari del Progetto di legge sono intervenuti, intervallando le testimonianze, ed evidenziando gli aspetti teorici e programmatici della nuova prospettiva.
Raffaela Iosa ha parlato dell’iniziativa come di “un evento straordinario” sia per l’attuazione della cattedra inclusiva sia per la condivisione delle pratiche presentate durante la giornata di studio. La proposta della cattedra inclusiva conduce infatti “finalmente fuori dalle pratiche e dalla teorie isolazioniste e allontana dalla logica della ‘copertura’, verso una presa di coscienza che nasce dal basso e che dimostra la reale fattibilità e la concreta possibilità che l’inclusione sia davvero per tutti”.
I sette promotori della proposta ha ribadito che la cattedra inclusiva è molto più di un progetto di legge; è, infatti, una pratica pedagogico-didattica, già adottata in molte scuole del territorio italiano a testimonianza di una ricerca e di un desiderio di concretizzare secondo il paradigma della corresponsabilità e della condivisione il progetto inclusivo.
L’evento ha registrato un tutto esaurito dei cento posti in presenza e dei cinquecento da remoto in breve tempo. Per gli organizzatori e per tutti coloro che hanno preso parte all’evento è stato un segnale molto importante, che incoraggia ad andare “oltre”, non solo nella proposizione del progetto di legge, ma anche nella creazione di un movimento che porti all’espansione dell’applicazione della “cattedra inclusiva” in tutti i modi e in tutti gli ordini e gradi di scuola, pur per quanti possibile, a normativa vigente.
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