Cellulari in classe, Salvini: “Vanno ritirati prima. Si può vivere senza sentire la mamma per 6 ore”

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Alla presentazione a Roma dell’ultimo libro, “La scuola dei talenti“, del ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, c’era anche il ministro Matteo Salvini. Entrambi hanno dialogo sulle questioni inerenti al mondo della scuola.

Salvini, in particolare ha toccato il punto dei cellulari in classe, affermando: “Si deve impedire ai ragazzi di entrare con il telefono cellulare in classe. Consegnato all’ingresso e recuperato all’uscita. Noi siamo andati a scuola senza cellulare, se non dicevi a tua mamma sei volte al giorno che stavi bene, se ne accorgeva quando arrivavi a casa. Quindi, se ci sono motivazioni didattiche, per carità, è un altro paio di maniche, per quello che riguarda scuole elementari, medie e superiori fino alla maggiore età, non si potrebbe dovere entrare in classe con il cellulare in tasca”.  

E anche Valditara esprime il suo pensiero: “Io non trovo un uso didattico del cellulare. La mia circolare del dicembre 2022 ribadiva il divieto di uso non ai fini didattici dei cellulari nelle classi. Le indicazioni sull’educazione alla cittadinanza consiglieranno caldamente, a partire dalla scuola dell’infanzia fino ad arrivare alla scuola media, di non consentire alcun utilizzo del cellulare anche a scopi didattici. Perché dobbiamo riscoprire anche la capacità di scrivere con carta e penna, di leggere. Che un docente consenta un uso didattico del cellulare a un bambino di 6-7 anni lo trovo inopportuno”.

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Il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha toccato alcuni punti importanti per il mondo della scuola. In particolare ha annunciato un nuovo aumento per docenti e Ata, di circa 160 euro, che aggiunti al precedente, si arriva a 300 euro in più nello stipendio in un anno e mezzo.

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Ai microfoni del direttore della Tecnica della ScuolaAlessandro Giuliani, i due studenti contestatori, Giulia Mingozzi e Giorgio Carratta della Rete degli studenti medi spiegano le proprie motivazioni e del perché vorrebbero avere un dibattito con il ministro.