Home Attualità Centrodestra: educazione ambiente nel curriculum scolastico

Centrodestra: educazione ambiente nel curriculum scolastico

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Sembra sia stato raggiunto l’accordo del centrodestra sul programma che punterebbe soprattutto sull’aliquota della flat tax, la cosiddetta tassa piatta, per mettere d’accordo le forze politiche alleate sul dossier fisco.

Pare inoltre che un altro dei punti sul quale il centrodestra si starebbe concentrando sia quello sull’ambiente, inserito al dodicesimo punto che recita: “Rispettare e aggiornare gli impegni internazionali assunti dal nostro paese per contrastare i cambiamenti climatici; utilizzare fino in fondo le risorse del Pnrr per l’ambiente, oltre 70 miliardi, per far decollare la transizione ecologica sia in termini di investimenti produttivi, sia accompagnando l’industria cosiddetta pesante nella riconversione, sia nella creazione di nuovi posti di lavoro ‘green'”.

Ed ancora: “Programma straordinario di resilienza delle aree fragili del paese a rischio dissesto idrogeologico con interventi mirati sui letti dei corsi d’acqua, il ripristino delle aree di laminazione, e la piantumazione intensiva di alberi soprattutto nelle aree abbandonate dall’agricoltura e potenzialmente instabili e franose”.

Infine: “Piano straordinario per il rinnovamento delle reti idriche di adduzione (per evitare gli sprechi intollerabili) che di deflusso (per adeguare il territorio ai nuovi regimi di piogge torrenziali che devastano città e campagne). Far diventare l’educazione ambientale materia curriculare obbligatoria nelle scuole secondarie“.

Dunque, il centro destra vorrebbe l’educazione ambientale materia obbligatoria nelle secondarie, presumibilmente di primo e secondo grado, non essendo meglio specificato; e a tale riguardo si deve pure presumere che verrà attivata una nuova classe di concorso, se si vuole fare una cosa seria, mentre per quanto riguarda l’orario curricolare si dovrà specificare se mettere questa nuova disciplina all’interno di un insegnamento, togliendo tempo a qualche altra materia, come è avvenuto con “l’educazione civica”, oppure inserirla come disciplina autonoma, a se stante, aumentando così l’orario complessivo settimanale. 

 Nessuna modifica, scrivono le agenzie, sul capitolo immigrazione, tutela della salute, lavoro: “Taglio del cuneo fiscale in favore di imprese e lavoratori; Tutela del potere d’acquisto di famiglie, lavoratori e pensionati di fronte alla crisi economica e agli elevati tassi di inflazione; Azzeramento Iva sui beni di prima necessità; Defiscalizzazione e incentivazione del welfare aziendale anche attraverso detassazione e decontribuzione premi di produzione e buoni energia”.

“No a patrimoniali dichiarate o mascherate – si legge nell’ultima bozza del documento riportato dalle agenzie-. Abolizione dei micro tributi che comportano eccessivi oneri di gestione allo stato. Pace fiscale e saldo e stralcio: accordo tra cittadini ed Erario per la risoluzione del pregresso. Politiche fiscali ispirate al principio del “chi più assume, meno paga”.