Che le prove scritte del concorso ordinario per la scuola secondaria di primo e secondo grado fossero “quasi” impossibili è stato certificato sia da centinaia di testimonianze di candidati che vi hanno partecipato, sia dalla percentuale di bocciati (tra l’80 e il 90%) che si è registrata. Test nozionistici, quesiti ostici, a volte addirittura errati. Per questo il Codacons è sceso in campo per difendere gli aspiranti docenti della Puglia che non hanno superato la prova scritta del concorso ordinario, organizzando un ricorso collettivo al Tar del Lazio.
Alla base di questo ricorso, la volontà del Codacons di sostenere le ragioni di tutti quei docenti precari che da anni studiano e si preparano per questo concorso, ma esclusi senza motivo.
“Le crocette non vanno bene per nessun tipo di selezione, tanto meno per insegnare”. Così Ivana Barbacci, neo eletta segretaria Cisl scuola, nel corso della diretta di Tecnica risponde Live. E ha parlato dell’attuale formula di esame scritto a risposta multipla del concorso ordinario come di un fallimento. “Non si selezionano così le persone per una professione così complessa. Noi abbiamo sempre stigmatizzato le crocette, purtroppo il legislatore, attraverso un concorso lampo, voleva dimostrare che si sarebbero selezionati i migliori. Ma una professione tanto delicata richiede una selezione adeguata. Peraltro parliamo di colleghi laureati”. Dunque l’enfasi andrebbe posta, secondo la segretaria Cisl, non sulle conoscenze ma sulle capacità del futuro docente di insegnare.
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