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Contratto mobilità, il secondo incontro si conclude con un nulla di fatto. Nuova convocazione fissata al 2 novembre

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Nel pomeriggio di ieri, giovedì 27 ottobre, si è tenuto, in modalità mista, un ulteriore incontro tra Ministero dell’Istruzione e le Organizzazioni Sindacali a seguito della riapertura, in data 19 ottobre, della trattativa per l’integrazione del CCNI sulla mobilità, come riporta un comunicato stampa di Cisl Scuola.

L’Amministrazione ha ribadito ancora una volta l’intenzione di applicare ai docenti assunti nell’anno scolastico 2022/23 il nuovo blocco triennale, non operante al momento della firma del CCNI lo scorso gennaio e introdotto successivamente dal D.L.36/2022.

La posizione di Cisl Scuola

La Cisl Scuola, dal canto suo, ha confermato la posizione già espressa nell’incontro precedente, che ha avuto luogo lo scorso 19 ottobre: le novità legislative intervenute dopo la firma del CCNI, che hanno completamente mutato il quadro delle disposizioni allora vigenti in materia di vincoli alla mobilità (vincoli che erano stati superati con il CCNI sottoscritto il 27 gennaio 2022), devono essere applicate solo ed esclusivamente ai docenti assunti attraverso le nuove procedure previste dallo stesso DL 36.

I prossimi incontri

Visto che non si è riusciti a trovare una mediazione tra le parti, tra cui c’è una notevole distanza, la riunione è stata aggiornata a mercoledì prossimo, 2 novembre.

Il giorno dopo, il 3 novembre, l’Aran ha convocato le organizzazioni e le confederazioni sindacali per la prosecuzione della trattativa per il rinnovo contrattuale del CCNL Scuola 2019 – 2021: alle ore 10.30 per quanto riguarda l’Ordinamento professionale del personale Università, e alle 15.00 per l’Ordinamento professionale del personale Ricerca.