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Contratto scuola, i sindacati: “Esigui stanziamenti, necessario cambio di rotta per valorizzare il personale scolastico”

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Come abbiamo trattato, ieri, giovedì 23 marzo, è ripresa presso la sede dell’Aran la trattativa per il rinnovo contrattuale della scuola, per quanto riguarda la parte normativa dopo la chiusura della parte economica avvenuta lo scorso dicembre.

Si è discusso soprattutto su come ripartire sulle questioni ancora aperte dopo l’ufficializzazione del nuovo atto di indirizzo che mette a disposizione ulteriori risorse economiche. All’indomani dell’incontro i sindacati hanno diffuso un comunicato stampa unitario in cui hanno fatto il punto della situazione.

L’atto di indirizzo integrativo al centro dell’incontro

Al centro dell’incontro, specificano, c’è stato l’Atto di indirizzo integrativo per il CCNL del Comparto Istruzione e Ricerca. “Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola RUA, Snals Confsal e Gilda Unams in una prima ricognizione delle risorse disponibili per la trattativa si sono espresse nell’intento comune di trovare, nell’ambito di tali risorse, i giusti ed equilibrati riconoscimenti per tutte le categorie del personale della scuola, docenti, personale educativo, personale ATA”, hanno esordito, spiegando che seguiranno altri incontri per “giungere a una definitiva chiusura della parte economica che tenga debitamente conto, come già detto, delle legittime aspettative di tutto il personale della scuola”.

“L’impegno delle organizzazioni sindacali prosegue ora in un contesto che, grazie all’intesa del 10 novembre scorso, vede riconsegnate pienamente alla contrattazione risorse la cui finalizzazione era in origine condizionata da vincoli legislativi. Resta in ogni caso la necessità, in prospettiva, di un più deciso cambio di rotta rispetto all’esiguità degli stanziamenti disponibili per il rinnovo del contratto 2019/2021, per riprendere già dal successivo rinnovo il cammino verso una giusta valorizzazione del lavoro nella scuola, non più rinviabile e che consideriamo doverosa per tutti i profili operanti all’interno della comunità scolastica, in un quadro di unitarietà che ne rafforza e ne qualifica la rappresentanza”, concludono.