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Coronavirus, quanto contano le parole ai tempi dell’epidemia? Risponde la psicoterapeuta

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Quanto contano le parole ai tempi del coronavirus? Da questa domanda prende il via il ciclo di video “pillole” dedicate al supporto psicologico a cura di Claudia Matini, psicoterapeuta e formatrice del gruppo Scintille.it

Durante l’emergenza, è bene infatti riflettere e soffermarsi su quello che sta accadendo a livello collettivo e individuale, focalizzandoci sulle parole e sulle metafore che vengono usate e sull’impatto psicologico che esse stimolano fortemente.

La prima prima “pillola” è quindi dedicata proprio alle parole che stanno caratterizzando questo periodo di epidemia che ha sconvolto la vita di tutti noi.

Specie per insegnanti e studenti, con l’avvio della didattica a distanza, tutto è cambiato improvvisamente e, pertanto, anche le parole possono avere il loro peso.

Il peso delle parole ai tempi del coronavirus: ascolta i consigli dell’esperto (CLICCA QUI)

 

Il supporto psicologico: la nostra rubrica

La data di riapertura delle scuole continua a slittare, gli insegnanti sono alle prese con le sfide della didattica a distanza, come anche studenti e famiglie. A momenti di soddisfazione, mai abbastanza frequenti, si alternano frustrazioni, arrabbiature e malinconia.

Agli stress del lavoro si aggiungono quelli della vita personale, completamente stravolta dalle limitazioni imposte dallo Stato per la nostra sicurezza.

Ci confrontiamo tutti con la difficoltà di attraversare questo complesso periodo mantenendoci in salute, fisica e psicologica.

Diventa davvero fondamentale capire quali sono i meccanismi personali e relazionali presenti nella quotidianità, la gestione intenzionale è indispensabile per stare “bene abbastanza”.

Ecco perchè abbiamo pensato ad un ciclo di incontri virtuali, di video “pillole” per il supporto psicologico dei docenti e del personale scolastico impegnato in questi momenti difficili.