
Uno studente di un liceo di Roma ha usato l’intelligenza artificiale in modo assolutamente dannoso: era solito creare deepfake a sfondo sessuale, ossia foto false ma molto verosimili, delle proprie compagne e delle insegnanti per prendersi gioco di loro. Lo riporta La Repubblica.
A segnalare il fatto i compagni dello studente
Lo studente, al quinto anno del liceo scientifico, è stato scoperto lo scorso novembre ed è stato denunciato e sospeso per quindici giorni. Il ragazzo ha sovrapposto primi piani privati delle adolescenti e foto di corpi senza vestiti realizzati con l’intelligenza artificiale, poi ha mostrato tutto agli amici direttamente dal suo cellulare. Per realizzare il deepfake, che non è stato diffuso online, il giovane ha utilizzato una chatbot di Telegram.
Sono stati gli stessi compagni a cui il ragazzo ha mostrato le sue “creazioni” a rimanere scioccati e decidere di dire tutto ai docenti. Le vittime di questo orribile gesto però, non ci stanno: a loro avviso ci vogliono punizioni più severe, come l’espulsione.
“Quindici giorni di sospensione non sono abbastanza”
Perché per loro vedere il volto di quel ragazzo ogni mattina per i corridoi del liceo fa troppo male, nonostante le scuse. Per questo ieri un gruppo di studenti ha deciso di denunciare tutto tramite i social, con un post sulla pagina del giornalino autogestito del liceo: “Non siete sole. I volti di alcune studentesse e di una docente della nostra scuola sono stati utilizzati per sviluppare immagini fittizie nelle quali erano ritratte nude. Quindici giorni di sospensione non sono abbastanza per rimediare al danno arrecato. Chi tace è complice, è arrivato il momento di esprimere il proprio dissenso”.
Il post è stato condiviso dai collettivi autonomi e autorganizzati di diverse scuole della città, fino a diventare virale nel giro di poche ore, rimbalzando nelle chat.