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Cristina Marino, moglie di Luca Argentero: “Ho visto una docente spingere un bimbo. Educhiamo i figli e poi le maestre fanno così”

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Cristina Marino, influencer e moglie del noto attore Luca Argentero, ha pubblicato oggi, 24 maggio, delle storie Instagram in cui si è scagliata contro una maestra, la quale le avrebbe risposto in malo modo e si sarebbe comportata male con i suoi alunni. Ecco cosa ha raccontato.

Il racconto dell’influencer

La Marino ha detto ai suoi followers di trovarsi in un parco con sua figlia, di 3 anni, parco pieno di classi in gita. Ad un certo punto, racconta, ha visto la maestra di una classe strattonare un bambino. “Ho visto una maestra che spingeva letteralmente un bambino per rimetterlo in fila. Mi sono avvicinata e le ho detto che il modo con cui si stava relazionando al bambino fosse agghiacciante. Lei mi ha risposto dicendomi che dovevo farmi i c***i miei. Usando proprio questa parola davanti ai bambini”.

“Mi fa orrore pensare che magari dei genitori si impegnano a educare i figli e poi vengono mandati a scuola e le maestre si comportano così. Sono innervosita, secondo me è importante ogni tanto soffermarsi e pensare se quello che stiamo scegliendo per i nostri figli a prescindere dalla comodità dei bambini è veramente giusto. Soffermiamoci a pensare se le scelte che prendiamo siano quelle giuste”, queste le parole dell’influencer.

La logopedista che si è scagliata contro una docente

Qualche tempo fa ci siamo occupati di un’altra notizia relativa ad una critica al modus operandi di un’insegnante, stavolta proveniente da una logopedista, Dana Dell’Ariccia, famosa per i suoi video in cui mostra come lavora con i bambini. L’esperta ha mostrato il messaggio che una mamma le ha mandato e lo ha commentato molto duramente.

Il genitore ha riferito, infatti, che il bambino, tornando da scuola, le ha raccontato che la maestra lo ha ripreso davanti a tutta la classe perché non sa scrivere bene e che si dovrebbe vergognare. Ovviamente, si tratta di un alunno con dsa in cura dalla dottoressa.

Il commento della logopedista è stato molto fermo: “Non mi vengono altre parole oltre che questa: vergognati! Ma davvero dobbiamo dire ancora alle insegnanti che non solo non è giusto riprendere un bambino perché ha difficoltà a leggere o scrivere, ma che è anche sbagliatissimo farlo di fronte a tutta la classe? Ma poi a cosa serve? Inutile elencare quelle che sono le conseguenze di mortificare un bambino di fronte alla classe per difficoltà di lettura e scrittura. Quello che io mi chiedo è cosa ti aspetti? Che il bambino dopo essere stato messo alla gogna perché ha difficoltà a leggere e scrivere, il giorno dopo magicamente torna a scuola e riesce a farlo senza alcun problema?”.