Home Attualità Decreto rilancio, c’è il si della Camera

Decreto rilancio, c’è il si della Camera

CONDIVIDI

Il Governo incassa la fiducia della Camera conferma la fiducia al governo sul decreto Rilancio con 318 voti a favore, 231 contrari e 2 astenuti.

Alle 12 del 9 luglio avranno inizio le dichiarazioni di voto finali sul provvedimento.

Per la scuola sono previste diverse misure.

Decreto rilancio: ata-ex LSU

La questione degli Ata ex LSU che al momento hanno un contratto part-time con uno stipendio davvero modesto. L’emendamento approvato in Commissione Bilancio prevede tuttavia una soluzione parziale del problema perché consente di attribuire a questo personale un ulteriore incarico in modo da arrivare a garantire 36 ore di servizio. La misura vale solamente fino al 31 dicembre.

Decreto rilancio: 1000 assistenti tecnici

Con un emendamento a firma della deputata pentastellata Vittoria Casa viene riproposta per il periodo settembre/dicembre 2020 la possibilità di assumere 1000 assistenti tecnici da mettere a disposizione delle scuole del primo ciclo.

Decreto rilancio: assunzione di docenti e ATA

Ma la modifica più importante è quasi certamente quella di un altro emendamento della stessa Vittoria Casa che consentirà l’assunzione a tempo determinato di altri docenti e Ata.
L’emendamento relativo, per la precisione, prevede la possibilità di “derogare, nei soli casi necessari al rispetto delle misure di sicurezza e ove non sia possibile procedere diversamente, al numero minimo e massimo di alunni per classe previsto dalle norme in vigore”.

Si potranno anche attivare ulteriori posti di incarichi temporanei di personale docente e Ata nell’ambito però degli stanziamenti previsti dall’articolo 235, e cioè 400 milioni per il 2020 e 600 milioni per il 2021.

Scuole paritarie: altri fondi

C’è poi l’emendamento approvato anche dalle opposizioni, ma non dal M5S, per aumentare i contributi alle scuole paritarie: il decreto originario prevedeva uno stanziamento complessivo di 150 milioni, con la modifica approvata dalla Commissione Bilancio si arriva a 300.