Attualità

Didattica a distanza: per formazione ci sono 500 euro per ogni scuola

“Il CCNI sulla formazione del personale docente prevede che, qualora intervengano atti normativi o contrattuali che producano effetti in materia di formazione, anche relativamente alla disponibilità di risorse finanziarie, sia necessario procedere all’informativa e ad un ulteriore atto negoziale”: lo ricordano i sindacati del comparto scuola in una lettera indirizzata ai massimi vertici del Ministero per protestare contro le modalità con cui sono stati ripartiti fra le scuole i fondi per la formazione dei docenti sulla didattica a distanza.
Il decreto “Cura Italia” aveva infatti stanziato 5 milioni di euro, ma – stando a quanto scrivono i sindacati – non ci sarebbe stata l’informativa prevista.
“Pur consapevoli della straordinarietà del momento attuale e delle difficoltà che esso comporta – scrivono i sindacati – riteniamo che l’individuazione dei criteri utilizzati per l’assegnazione alle scuole di tali risorse, avrebbe richiesto l’attivazione del confronto sindacale attraverso il quale valorizzare lo strumento contrattuale che, se in situazioni ordinarie è regolatore di comportamenti omogenei a garanzia di diritti e doveri, ancor di più deve essere agito in situazioni straordinarie”.
Di fatto i 5 milioni di euro sono stati distribuiti fra le scuole secondo un criterio proporzionale, considerando cioè il numero dei docenti in organico.
Peraltro va anche detto che le somme assegnate alle singole scuole sono particolarmente modeste (si tratta di 5-600 euro in media); a quanto ci risulta in molti casi le scuole stanno utilizzando lo stanziamento per integrare il fondo di 1.000 euro per le attività degli animatori digitali in modo da compensare in qualche modo il lavoro dei docenti esperti che in questo periodo hanno svolto direttamente azioni formative nei confronti dei colleghi.

Reginaldo Palermo

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