Home Alunni Diplomificio a Bologna: scoperta truffa. Valditara: “prosegue l’impegno del Governo”

Diplomificio a Bologna: scoperta truffa. Valditara: “prosegue l’impegno del Governo”

CONDIVIDI

Breaking News

April 05, 2025

  • Dialetto siciliano, non solo Mizzica: lingua del popolo da tutelare a scuola, 500mila euro dalla Regione per riscoprire un patrimonio culturale dalle radici antiche 
  • Anno di prova, docente non vaccinata sospesa fa formazione in autonomia ma la scuola “fa ostruzionismo”: la risarcirà 
  • Indicazioni nazionali, Valditara: si parte il 1° settembre 2026 con programmi e libri di testo aggiornati, poi ogni scuola farà il suo curricolo d’istituto 
  • Calo delle nascite, con 1,18 figli per donna nel 2024 fecondità al minimo storico: report ISTAT 

Il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, si dichiara soddisfatto per un altro attacco ai diplomicifici. Infatti, come riferisce Agi, ne è stato scoperto un altro a Bologna.

Un istituto di recupero anni scolastici con sede a Bologna è finito sotto inchiesta per la gestione di un vero e proprio “diplomificio”. La Guardia di Finanza ha eseguito perquisizioni e sequestri grazie all’intervento di 20 militari del Comando provinciale, ipotizzando i reati di associazione a delinquere finalizzata al falso e alla corruzione. Tra i beni sequestrati figurano conti correnti e l’immobile bolognese dove si tenevano i corsi.

Secondo le indagini del 1° Nucleo Operativo Metropolitano, l’istituto avrebbe aiutato numerosi studenti a ottenere il diploma attraverso pratiche illecite. In cambio di cospicue quote di iscrizione, i ragazzi seguivano le lezioni a Bologna, per poi sostenere e superare gli esami presso istituti paritari in altre regioni, grazie a false dichiarazioni di residenza e di alternanza scuola-lavoro.

Parte delle quote di iscrizione veniva trasferita come tassa d’esame agli istituti paritari, che garantivano la promozione degli studenti inviati dalla scuola di Bologna. Questo schema corruttivo ha permesso all’istituto di incrementare i propri guadagni del 600% in soli cinque anni, attirando sempre più iscritti.

Le autorità continuano a indagare sul caso, che evidenzia un fenomeno preoccupante nel sistema scolastico italiano.

Il post su X del ministro