Home Attualità Dispersione scolastica da Dad, numeri impietosi dalla pandemia

Dispersione scolastica da Dad, numeri impietosi dalla pandemia

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Storie di dispersione scolastica, storie che arrivano da tutto il Paese, da Nord a Sud. È l’Italia che esce da una Dad lunga e durissima, per colpa della pandemia che ha cambiato faccia alla scuola. Lo evidenzia il ‘Corriere della Sera‘ citando alcune indagini che certificano meglio questi aspetti.

Una per conto di Save the children sottolineava che da marzo 2020 a gennaio 2021 nel 28% delle classi superiori, ogni studente aveva avvistato l’addio di almeno un compagno. Il dato Ipsos è di 34mila ragazzi dispersi. Numero che per la Comunità di Sant’Egidio sale al 4% dei bambini adolescenti che a settembre 2020 non sono tornati a scuola, circa 160mila.

Dati spaventosi che racchiudono tante storie. Da chi si è smarrito nella solitudine a chi ha avuto problemi di connessione, da chi ha pagato la lontananza dalla scuola e dai compagni fino a chi è stato “giustificato” dalla promozione certa. Un tasso di dispersione che è raddoppiato rispetto al 2019 (27% contro 13%). ci sono poi i singoli casi come il 40% di Gela o i 146 genitori denunciati a Vittoria, sempre in Sicilia, perchè non mandavano i figli in un istituto elementare.

In Puglia (secondo la Uil) si sono persi 11mila ragazzi, nel Lazio oltre il 20%. Ma il male affligge anche province più ricche come Parma. Secondo i dirigenti scolastici i ragazzi hanno perso motivazioni, sono caduti nell’ansia e nella depressione e non ci sono colpe specifiche. Storie di professori che hanno inseguito con ogni mezzo i loro alunni (chat, social) e altri che si sono dovuti rassegnare per colpa dei genitori che non mandavano i figli per paura del virus. Il divario con l’Europa cresce anche sui giovani 15-29 anni che non studiano e non lavorano.

Da qui si prevede un grande lavoro di recupero nei prossimi anni, i testi del ministero parlano di un lavoro da fare per cinque anni di fila. E sono d’altronde gli stessi studenti a sentirsi impreparati oltre che stanchi, incerti, preoccupati e ansiosi. C’è chi spera nel Recovery Fund per la lotta alla dispersione mentre meno speranze vengono nutrite nel Piano Estate.

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