Home Personale Docenti contro dirigente scolastica, la protesta di 81 insegnanti: “È autoritaria”

Docenti contro dirigente scolastica, la protesta di 81 insegnanti: “È autoritaria”

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Il malessere si fa strada tra i corridoi di un istituto alberghiero di Torino, dove 81 docenti su 205 denunciano una situazione che definiscono “intollerabile”. Il dissenso è culminato in un presidio organizzato con il sostegno dei sindacati Cub e Flc Cgil, sotto l’Ufficio Scolastico Regionale (Usr). Alla base delle proteste, il rapporto conflittuale con la dirigente scolastica, accusata di gestire la scuola con metodi autoritari.

Le accuse dei docenti

Come riportato da Ansa, i docenti puntano il dito contro quello che descrivono come un clima di favoritismi e mancanza di trasparenza. Tra le principali critiche emergono assegnazioni di incarichi discrezionali, annullamenti di delibere del consiglio di classe senza giustificazione e la gestione dell’istituto come un’azienda più che come una scuola. Questi comportamenti, secondo gli insegnanti, avrebbero incrinato il “patto di fiducia” che regola la vita scolastica, generando ansia e frustrazione nel corpo docente.

Il disagio si riflette anche nei numeri: il calo di iscrizioni, da 12 a 9 classi prime negli ultimi anni, è indicativo di un problema che coinvolge l’intero istituto. Alcuni docenti storici hanno persino chiesto o ottenuto trasferimenti, esasperati da una situazione che definiscono non più sostenibile.

La replica della dirigente

Interpellata sulle accuse dal Corriere, la preside respinge ogni addebito. “Non capisco dove vedano l’autoritarismo, applicare le leggi dello Stato non è essere autoritari“, afferma, sottolineando che la complessità gestionale di una scuola moderna richiede un approccio di “middle management”. La dirigente evidenzia inoltre i progressi realizzati, come la modernizzazione dell’istituto, e ritiene che il malcontento sia il risultato di un’incomprensione delle sfide attuali del sistema scolastico.

La solidarietà di altre scuole

Alla protesta si sono uniti anche alcuni insegnanti di altri istituti, che denunciano situazioni simili: mancanza di trasparenza nella gestione e decisioni che ostacolano lo svolgimento delle normali attività didattiche. “Restiamo uniti nella speranza di costruire un futuro più collaborativo e rispettoso per le nostre scuole”, dichiarano i docenti.