
È sempre più diffusa la moda di avere insegnanti che si dilettano, in alcuni casi con forte successo, a comunicare attraverso i social media.
Tutto è nato per caso e un po’ forzatamente durante la lunga pandemia del Covid 19 che ci ha costretto a rimanere a casa e dove le lezioni scolastiche si sono svolte da remoto tramite dispositivi elettronici fino alla fine di quell’anno maledettamente “complicato” che difficilmente dimenticheremo.
Da quel momento molti docenti hanno iniziato in diverse parti del mondo a partire dagli USA a usare Internet e le piattaforme Social per ispirare altri educatori e anche per guadagnare qualche soldo in più.
Ma oltre al contesto particolare dell’insegnante influencer, il ruolo stesso del docente non dimentichiamolo è quello di comunicare con i suoi allievi, per dirla meglio è quello di attivare una comunicazione bidirezionale e partecipativa all’apprendimento un contesto dove rientrano perfettamente anche i social.
I docenti influencer nel mondo e in Italia
Sono in molti, in Italia e nel mondo, i “docenti influencer” che contribuiscono con i loro siti, i blog, i forum e con le loro pagine sui social più famosi da Facebook a Tik Tok, da Instagram a Linkedin, a rendere il mondo dell’education più dinamico e interattivo. Sono i docenti che prima di altri hanno saputo cogliere i vantaggi e le potenzialità dei nuovi canali digitali, hanno saputo rinnovarsi, mettersi in gioco, hanno avuto voglia di confrontarsi e condividere il loro sapere ad una platea ben più ampia degli studenti delle loro classi.
In Italia esiste anche una classifica realizzata da Osservatorio Alkemy Sole 24 ore, che segnaladocenti Influencer di tutta Italia e di ogni ordine e grado di scuola, indicando il numero dei followers e quello dei lettori dei post.
Oltre ad essere un’importante opportunità per gli insegnanti di trovare collaborazioni extra, gli insegnanti che utilizzano i social media hanno la possibilità di incontrare e condividere consigli e connessioni con comunità simili così da avere un costante apprendimento e aggiornamento “on line” sulle materie e sugli argomenti che insegnano.
Il nuovo codice Etico
Il nuovo Codice Etico che conterrà le indicazioni di comportamento che dovranno tenere i docenti e in generale tutto il personale scolastico in merito all’uso dei social media è in fase di redazione ed è al momento sottoposto ad una commissione di giuristi. Presto andrà in linea integrando il già esistente Codice di comportamento nazionale per i dipendenti pubblici.
Usare i social e il web a sostegno del proprio lavoro può rivelarsi una scelta efficace ed è molto apprezzata anche dagli studenti purché non vengano violate le norme contenute nel Codice Deontologico degli insegnanti.
Altro aspetto che viene valutato dal nuovo codice è la diffusione sempre più ampia dei profili social degli istituti, dove ancora una volta i post di carattere informativo si ritrovano nello stesso spazio virtuale delle comunicazioni informali e non ufficiali. Regole e linee guida non potranno non essere utili anche per muoversi con consapevolezza all’interno di queste pagine.
Come anticipato da TDS è importante il capitolo sull’uso dei mezzi di informazione e dei social network, dove già si legge che “il dipendente è tenuto ad astenersi da qualsiasi intervento o commento che possa nuocere al prestigio, al decoro o all’immagine dell’amministrazione di appartenenza o della pubblica amministrazione in generale”. Quindi ad esempio è vietato parlare male di altri docenti, dell’Istituto dove si insegna.
Le amministrazioni, inoltre si potranno dotare di una ‘social media policy’ per ciascuna tipologia di piattaforma digitale”, che ha l’obiettivo di “individuare le condotte che possono danneggiare la reputazione delle amministrazioni stesse”.
Un altro aspetto che sembra venga preso in considerazione dal nuovo Codice è la regolamentazione delle chat come WhatsApp tra docenti e studenti.
Aspettiamo quindi l’uscita del Codice per avere tutti i dettagli e relativi impatti che dovrebbe regolare per avere un quadro più preciso.