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Docenti neo-assunti, patto per lo sviluppo professionale e laboratori formativi: in cosa consistono?

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Il DM 226/2022, all’art.5, comma 3, testualmente recita: “Il Dirigente scolastico e il docente in periodo di prova, sulla base del bilancio delle competenze sentito il docente tutor e tenuto conto dei bisogni dell’istituzione scolastica, stabiliscono, con un apposito patto per lo sviluppo professionale, gli obiettivi di sviluppo delle competenze di natura culturale, disciplinare, pedagogica, didattico-metodologica e relazionale, da raggiungere attraverso le attività formative di cui all’articolo 6 e la partecipazione ad attività formative attivate dall’istituzione scolastica o da reti di scuole”.

E al comma 4 dello stesso articolo: “Al termine del percorso di formazione e del periodo annuale di prova in servizio, il docente in periodo di prova, con la supervisione del docente tutor, traccia un nuovo bilancio di competenze per registrare i progressi di professionalità, l’impatto delle azioni formative realizzate, gli sviluppi ulteriori da ipotizzare”.

Come sottolinea il MI, con nota 39972 del 15 novembre 2022, è evidente la stretta connessione che intercorre fra il Patto professionale e i laboratori formativi.

Definizioni

Il Patto professionale è in sostanza l’enunciazione teorica del percorso da intraprendere per il raggiungimento degli obiettivi finali.

I laboratori formativi sono invece espressione concreta dell’azione formativa.

Entrambi dunque concorrono alla realizzazione del percorso di formazione in servizio, che parte da un’analisi critica attenta delle competenze possedute per giungere al concreto risultato di registrazione dei progressi di professionalità nel nuovo bilancio di competenze raggiunte.

Personalizzazione del percorso formativo

Il MI sottolinea l’importanza della personalizzazione del percorso formativo, al fine di consentire a ciascun docente in periodo di prova di avvalersi pienamente di tutta l’offerta formativa in modo coerente e concretamente impattante sul proprio sviluppo professionale. Per tale ragione, il patto è opportuno sia incentrato su azioni formative mirate al raggiungimento di quelle competenze non possedute dal docente in anno di prova, evitando di includere la ripetizione di laboratori con percorsi esperienziali già espletati precedentemente.

I laboratori formativi

I laboratori formativi si svilupperanno in incontri a piccoli gruppi, con la guida operativa di un tutor formatore, L’impegno sarà di 12 ore di formazione, articolate di norma in 4 incontri in presenza della durata di 3 ore.

Durante questo anno scolastico il Mi ritiene di particolare interesse dedicare una specifica attenzione ai seguenti temi:

  • gestione della classe e delle attività didattiche in situazioni di emergenza;
  • tecnologie della didattica digitale e loro integrazione nel curricolo;
  • ampliamento e consolidamento delle competenze digitali dei docenti;
  • inclusione sociale e dinamiche interculturali;
  • bisogni educativi speciali;
  • innovazione della didattica delle discipline e motivazione all’apprendimento;
  • buone pratiche di didattiche disciplinari;
  • gestione della classe e dinamiche relazionali, con particolare riferimento alla prevenzione dei
  • fenomeni di violenza, bullismo e cyberbullismo, discriminazioni;
  • percorsi per competenze relazionali e trasversali;
  • contrasto alla dispersione scolastica;
  • attività di orientamento;
  • insegnamento di educazione civica e sua integrazione nel curricolo;
  • valutazione didattica degli apprendimenti;
  • valutazione di sistema (autovalutazione e miglioramento);
  • educazione alla sostenibilità.

Materiali riferibili a queste tematiche saranno resi disponibili durante l’anno attraverso l’ambiente on line della Biblioteca dell’Innovazione di INDIRE. Inoltre, sarà possibile partecipare ad iniziative nazionali promosse dal Ministero dell’Istruzione (anche in collaborazione con altri Enti pubblici e di formazione), che possono fornire un ulteriore ausilio alle attività di formazione dei docenti neoassunti (es. Piattaforma eTwinning www.etwinning.net e Piattaforma ELISA www.piattaformaelisa.it).

LA NOTA