Un liceo in rivolta, con tanto di preside messo sotto accusa, per aver riammesso in classe due studenti ‘colpevoli’ di essersi baciati durante la ricreazione.
Accade a Meknes, una piccola città del Marocco, mentre l’episodio del bacio risale ad ottobre, quando i due fidanzatini, studenti del liceo Mohammed V, approfittando della pausa tra le lezioni, si erano scambiati un bacio, ripresi da telefonini dei compagni di classe.
Troppa libertà, secondo i benpensanti marocchini, e baciarsi in pubblico non è ammesso cosicchè né è sorta una lunga coda di polemiche: i due ragazzi, subito sospesi, sono stati poi fatti rientrare a scuola per continuare a seguire le lezioni.
Una decisione che non è stata apprezzata dai genitori degli alunni e nemmeno dagli insegnanti.
Sembra pure che persino i compagni di classe dei due abbiano avuto da ridire, perché è stata considerata “un’apertura esagerata”, una “forma di permissivismo gratuita” e “diseducativa”, secondo quanto riporta Ansa.
La riammissione, dunque, benché subordinata a lavori di pubblica utilità, ha scatenato atti di vandalismo, scioperi dei docenti e denunce, e il Liceo stesso è stato devastato, preso di mira dalla furia degli alunni, mentre la dirigente è stata sospesa, con l’accusa di non aver saputo trovare la soluzione che mettesse tutti d’accordo.
E, a furia di scioperi degli insegnanti, aleggia anche lo spettro di un anno scolastico in bianco, tutto da rifare.
I due allievi erano stati riabilitati dalla direzione provinciale del ministero dell’Educazione, che aveva deciso di annullare la sospensione e il trasferimento in altra scuola dei due liceali, sostituendo la punizione con l’obbligo di lavori socialmente utili.
Dopo la petizione on line su Change.org per chiedere alla Lega di ritirare la candidatura…
Tra le criticità più gravi del meccanismo delle nomine da GPS, resta senza dubbio il…
In occasione del 1° maggio in una filastrocca la scrittrice Maria Assunta Oddi celebra l’importanza…
La nostra iniziativa Dillo al Ministro ha riscosso un notevole interesse fra i docenti che…
È il primo maggio e i massimi rappresentati dell’Istruzione in Italia rimarcano l’importanza del lavoro…
In riscontro a quanto previsto dall’art. 10 comma 6 del decreto 37 del 29 febbraio…