Il Fondo Espero, il primo per la previdenza complementare del mondo della scuola, rivolto a circa un milione di persone, tra insegnanti e Ata, è stato costituito a Roma il 17 novembre 2003 e sottoscritto dal presidente dell’Aran Guido Fantoni e dai rappresentanti delle Organizzazioni sindacali della scuola.
Dichiara l’Aran: "Si tratta di uno strumento che apre la strada per l’implementazione del secondo pilastro della previdenza, quella complementare di fonte negoziale, parallela al sistema generale obbligatorio in tutti i comparti e le aree della Pubblica Amministrazione. Il fondo si basa su un sistema di finanziamento a contribuzione definita e a capitalizzazione individuale.
Per il varo dell’Espero sono stati necessari anni di lavoro, a cura dei Ministeri della Funzione Pubblica, Istruzione, Lavoro ed Economia e Finanze, a datare dal 14 marzo 2001, per l’adeguamento della relativa normativa a quella preesistente.
L’Aran tiene anche a precisare, per la scelta del nome che: " E’ stato battezzato "Espero", come il primo astro che appare nel cielo dopo il tramonto…"
Il riferimento è, certo, al tramonto del sole, ma in molti, tra il personale della scuola, penseranno, piuttosto, al tramonto delle radicate certezze in fatto di pensioni.
Secondo il comunicato dell’Aran, questo Fondo sarà seguito da altri Fondi per il miglioramento delle "prestazioni previdenziali dei dipendenti che s’iscriveranno".
Si avvicina la data dell'inizio dell'esame di Maturità 2024: quali sono le novità introdotte dall'annuale…
Quali libri leggere in classe? Spesso per i docenti è difficile selezionare i titoli da…
Il cyberbullismo, si sa, è un fenomeno ampiamente sdoganato nelle classi italiane, purtroppo. Sono tantissimi…
Nel nuovo contratto scuola, firmato lo scorso 18 gennaio, al comma 10 dell'articolo 59 c'è…
Come abbiamo scritto si è svolto il 23 ottobre, presso il ministero dell’Istruzione, l’incontro sul concorso ordinario…
L’uscita a gamba tesa del generale Roberto Vannacci sull’opportunità di creare classi separate con alunni…