Home Generale Earth Day, Greta tuona: “Siamo indietro di decenni”

Earth Day, Greta tuona: “Siamo indietro di decenni”

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Greta Thunberg, la ragazza di Stoccolma che il 15 marzo 2019 organizzò il primo Fridays For Future lo Sciopero Globale per il clima, al quale aderirono anche tutte le scuole italiane, in un messaggio registrato nel giorno del summit voluto da Joe Biden sul “climate change”, ha tuonato, come è nel suo costume: gli obiettivi che si sono dati i leader mondiali per fronteggiare il cambiamento climatico sono “largamente insufficienti”. 


“Non possiamo accontentarci di qualcosa solo perché è meglio di niente”, ha sottolineato, affermando che “siamo già indietro di decenni”. 

Greta ha rilevato che c’è un gap tra gli “obiettivi che presenteranno i leader mondiali durante l’Earth Day, tra cui quello di arrivare a emissioni zero nel 2050”, e i “migliori dati scientifici a disposizione”. 

L’attivista ha parlato inoltre di un “gap di consapevolezza, tempo e azione” nella riduzione delle emissioni che equivale al “più grande elefante che si sia mai trovato in una stanza”. Questo gap “non è più possibile ignorarlo”.

E ha pure spiegato che vari obiettivi presentati dai leader mondiali fanno fin troppo affidamento su eventuali tecnologie a emissioni negative, che rimuovono l’anidride carbonica dall’atmosfera. Per quanto effettivamente utili, queste tecnologie sono al momento ben poco diffuse e, come indica uno studio pubblicato sulla rivista Nature Climate Change, non sarebbero comunque in grado di “eliminare i problemi più grossi derivanti dalla competizione tra terreni agricoli e terreni necessarie per le nuove foreste e la bioenergia”. 

Inoltre, da questi obiettivi sono escluse le emissioni legate ad attività come i voli aerei, le spedizioni e il consumo di beni importati.

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