Mentre il Parlamento si appresta a varare definitivamente il testo che prevede l’introduzione dell’insegnamento dell’educazione civica nelle scuole di ogni ordine e grado, si registrano brutti episodi di violenza a carico dei docenti da parte dei genitori che non accettano i comportamenti negativi dei propri figli a scuola e, ancor più, i provvedimenti disciplinari che vengono infitti, cioè le sospensioni.
Sembra quindi un paradosso: da una parte si cerca di reintrodurre una disciplina che deve insegnare il rispetto degli altri e delle regole del vivere civile e dall’altro continuano a proliferare atteggiamenti violenti dei genitori verso gli insegnanti.
Ci chiediamo allora se l’insegnamento dell’educazione civica serva di più agli studenti o deve essere impartito anche ai genitori che “forse” hanno dimenticato che la scuola è un luogo di educazione e di convivenza civile e deve insegnare il rispetto delle regole e la legalità.
Mario Bocola
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