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Educazione musicale: il colore delle note e i giochi didattici per imparare

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L’educazione musicale non è solo teoria e pratica, ma può trasformarsi in un’esperienza multisensoriale coinvolgente. Tra le proposte per insegnare le basi della musica ai più piccoli, spicca l’abbinamento delle sette note musicali ai colori, un approccio che semplifica l’apprendimento per i bambini, specialmente quelli con difficoltà. Questa tecnica si basa sulla filosofia della visione, sullo spettro luminoso e sull’armonia tonale.

Il metodo è stato approfondito da Leonardo Trevisan, autore e musicista con una lunga esperienza nell’educazione musicale.

Note e colori: un ponte visivo per la musica

Ogni nota musicale viene associata a un colore specifico: dal rosso del DO al viola del SI. Questo abbinamento permette ai bambini di memorizzare e riconoscere le note non solo attraverso il suono, ma anche grazie a un forte richiamo visivo. Un’idea semplice, ma efficace per favorire la comprensione di melodie e armonie.

I giochi per imparare

Per rendere più dinamico l’apprendimento, sono stati ideati una serie di giochi didattici che integrano musica e movimento. Tra questi:

  • La scopa musicale, un gioco di carte che aiuta a memorizzare le note.
  • Il salto figurativo, che unisce ritmo e attività fisica, invitando i bambini a compiere salti corrispondenti alle figure musicali.
  • La tastiera visiva, che insegna a individuare le note sulla tastiera associandole ai colori.

Questo metodo non solo facilita l’apprendimento musicale, ma promuove anche lo sviluppo cognitivo, motorio e sociale, offrendo una base solida per apprezzare la musica come linguaggio universale, una metodologia che ha riportato ottimi risultati anche negli alunni con difficoltà di apprendimento e soprattutto negli alunni con BES o con DSA.

È possibile richiedere il testo gratuito per i docenti e gli alunni all’indirizzo email [email protected].