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Elezioni 2022, Berlusconi: “Diploma in quattro anni e ore di PCTO obbligatorie per entrare prima nel mondo del lavoro”

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Ancora una volta la scuola viene messa al centro delle proposte elettorali dei vari partiti. Stavolta è stato il turno di Silvio Berlusconi, leader di Forza Italia, che secondo Il Messaggero starebbe per proporre un’importante riforma della scuola destinata a far discutere.

Un anno in meno di scuola potrebbe funzionare?

Come si legge in un articolo del quotidiano pubblicato oggi, 5 agosto, l’ex Presidente del Consiglio avrebbe qualcosa di specifico in mente, che probabilmente annuncerà a breve quando uscirà il programma elettorale ufficiale del suo partito. Innanzitutto avrebbe intenzione di ridurre gli anni di scuola superiore.

In questo modo i ragazzi si diplomerebbero in quattro anni anziché cinque. Così i giovani diplomati potrebbero entrare in diretta competizione con i loro coetanei, per esempio, statunitensi e nord europei, che ottengono il diploma effettivamente un anno prima. Questa è una delle ragioni per cui molti ragazzi eccellenti in Italia ricorrono all’abbreviazione per merito, come uno di loro ci ha raccontato.

Un provvedimento del genere rivoluzionerebbe a fondo il mondo della scuola: basta pensare alle conseguenze che avrebbe sui programmi formativi che dovrebbero venire in qualche modo “compressi” in soli quattro anni.

La proposta per le università e l’attacco al PD

Un’altra idea al vaglio del leader di Forza Italia sarebbe l’obbligo di svolgere progetti di PCTO (Alternanza Scuola Lavoro) all’ultimo anno. Entrambe le proposte hanno un preciso obiettivo per l’ex premier: far entrare prima i giovani nel mondo del lavoro. In linea con ciò ci sarebbe anche l’idea di sburocratizzare e rendere più semplice l’apertura di attività e la fondazione di imprese.

C’è di più: il Cavaliere vorrebbe portare cambiamenti anche per quanto riguarda le università. A quanto pare anche stavolta Berlusconi starebbe pensando a modificare la durata del percorso formativo, portandola in questo caso da tre anni + due a quattro anni, ove possibile.

Forza Italia si schiera totalmente contro proposte come quella del PD, che ha da poco riproposto la dote ai 18enni. Come lo stesso Berlusconi ha ribadito di recente ai microfoni di RTL102.5, “ai giovani bisogna dare opportunità, non sussidi o mance”.