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Elezioni CSPI: secondo Unicobas un’occasione importante per riaprire il dibattito sul tema della rappresentatività dei sindacati

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A pochi giorni dalla data del 7 maggio, quando nelle scuole si voterà per rinnovare il CSPI, l’Unicobas di Stefano d’Errico lancia un appello ricordando che un milione di persone tra docenti, amministrativi e collaboratori dovranno eleggere i propri rappresentanti nel Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione, “un organo costituzionale – sostiene il segretario nazionale – trascurato da politici e sindacati”.

Il CSPI, ricorda d’Errico, può esprimere pareri sugli atti ministeriali e sulle riforme scolastiche.
Dal 2000, le norme sulla autonomia scolastica hanno eliminato i Consigli Scolastici Provinciali e sospeso il Consiglio Nazionale istituito nel 1997.
Solo nel 2015, il Consiglio di Stato ha ordinato la sua ricostituzione.

“Il voto del 7 maggio rappresenta un’occasione unica per ridare valore alla libertà d’insegnamento e d’apprendimento” sottolinea d’Errico che aggiunge: “L’Unicobas vuole che il Consiglio divenga una vera rappresentanza professionale, che scriva il codice deontologico della funzione docente e che si riformino i Consigli di Disciplina (cancellati per dare ai dirigenti la gestione delle sanzioni). Occorre battersi contro ogni confusione dei ruoli, o valutazioni inaudita altera parte dai Dirigenti, peraltro mai formati per questo e mai valutati. È necessario rigettare i ridicoli quiz Invalsi per gli studenti ed opporsi alle classi-ghetto per gli extracomunitari. Il preside deve essere elettivo ed occorre un anno sabatico d’aggiornamento ogni 5”.
Secondo d’Errico (ma anche i sindacati rappresentativi sono d’accordo su questo) “il nuovo Consiglio dovrà ostacolare la regionalizzazione (definitivo massacro per le scuole del meridione) e le controriforme di Valditara”.
E ancora: “Il CSPI dovrà lottare contro la preminenza delle competenze sulle conoscenze ed il mero addestramento professionale, senza controllo e diritti, che ha causato la morte di 4 studenti nella formazione professionale”.

L’Unicobas di Stefano d’Errico si pone anche l’obiettivo di rivedere le norme per il calcolo della rappresentanza sindacale.
Secondo il segretario nazionale, infatti, le regole attuali, introdotte nel 1997, limitano fortemente l’affermazione delle organizzazioni sindacali di base.
Oggi, la rappresentatività sindacale si misura attraverso le liste presentate nelle singole scuole anziché tramite consultazioni nazionali. Tuttavia, raggiungere gli istituti è difficile senza il diritto di assemblea durante l’orario di servizio, che viene negato ai sindacati di base durante le elezioni Rsu.

Secondo d’Errico, un buon risultato dei sindacati di base alle elezioni del CSPI servirebbe quanto meno a dimostrare l’iniquità del sistema attuale e potrebbe dare avvio ad una modifica delle regole che oggi servono a misurare la rappresentatività dei sindacati della scuola.