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Merito, Elly Schlein: “Uno studente mi ha detto una cosa molto vera e forte: non siamo tutti delle eccellenze”

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Negli ultimi giorni la neo segretaria del Partito Democratico Elly Schlein è sulla bocca di tutti dopo aver rilasciato un’intervista a Vogue, che è diventata praticamente un caso: la segretaria dem ha parlato, soltanto in una delle domande che le sono state poste, di power dressing e armocromia. Questo ha attirato nei suoi confronti una scia di odio social da parte di molti personaggi, che l’hanno accusata di pensare a frivolezze invece che alla “sostanza”.

“Il fallimento è parte di un percorso”

La Schlein ha però in realtà parlato di tantissimi temi, tra cui il merito e le eccellenze, riportando le parole, su cui lei si trova d’accordo, di uno studente: “Innanzitutto bisogna accettare che possiamo perdere. Se non si sa perdere, non si può vincere. Il fallimento è parte di un percorso che porta a una nuova opportunità. Mi hanno colpito le parole di uno studente di diciotto anni, a Cagliari, in uno degli appuntamenti della mia campagna delle Primarie del Partito Democratico: parlando della scuola e delle uguali opportunità d’accesso a un’istruzione di qualità per tutti i ragazzi, lui ha detto una cosa molto vera, molto forte: non siamo tutti delle eccellenze”, ha detto.

Ecco le tre cose che secondo la neo eletta bisognerebbe fare per un impatto nella comunità: “La prima: non cedere all’indifferenza davanti alle ingiustizie, perché le discriminazioni e l’odio trovano terreno fertile proprio nell’indifferenza. La seconda: partecipare. Guardiamoci intorno, siamo in un picco di astensionismo preoccupante, per le ultime elezioni regionali a Roma, nella capitale, ha votato solo il 33% degli aventi diritto, e alle elezioni politiche abbiamo avuto il più alto astensionismo della storia. La maggioranza delle persone che non vanno a votare sono quelle con i redditi bassi, quindi le nostre democrazie stanno rischiando di marginalizzare in modo permanente le fasce più povere delle nostre società. Terza cosa: avere la consapevolezza dell’emergenza climatica in cui siamo immersi, che dipende sì da politiche sbagliate ma anche dai nostri comportamenti individuali, quindi dalla cura che mettiamo verso il pianeta e verso le persone. Queste sono le questioni da tenere bene insieme: giustizia sociale e climatica”.

Renzi e la differenza sul merito a scuola

Insomma, la Schlein ha ancora una volta ribadito quali sono le priorità nella sua linea politica di contrasto alla maggioranza di destra. Le sue parole sono state commentate dall’ex premier Matteo Renzi, di Italia Viva, con un tweet. “Le differenze con la Schlein non sono sul trench ma sull’utero in affitto, sul termovalorizzatore e sul nucleare, sul concetto di lavoro e sulle tasse, sui sussidi, sul merito nella scuola, sull’Ucraina e sull’esercito europeo, sulla giustizia e sul garantismo. Su questi temi non c’è nessun consulente di immagine che possa aiutarti: contano le idee”.

“Penso che i riformisti possano accettare tutte le scelte cromatiche, gli outfit, le acconciature. Ma dalle idee non si scappa. La fuga dal PD non nasce dalle interviste a Vogue ma dalla mancanza di chiarezza sui contenuti Noi forse non azzecchiamo sempre i colori e talvolta veniamo spettinati in foto. Ma abbiamo le idee chiare sulla politica. E siamo pronti a confrontarci a viso aperto con tutti”, ha concluso.

“Il contrario di merito è rendita di posizione”

“Dire che non si deve portare il merito nella scuola per me è inspiegabile”, ha detto qualche mese fa il leader di Italia Viva nella sua enews, ricordando che “tutta la nostra Buona Scuola”, la Legge 107 del 2025, “si basava sul merito”. Il riferimento del senatore è anche al bonus Merito, inizialmente assegnato ad una stretta cerchia di docenti in modo unilaterale dai dirigenti scolastici, ma anche agli incentivi alla formazione.

L’ex premier dem ritiene, quindi, che “il contrario di merito non è uguaglianza. Il contrario di merito è rendita di posizione”.