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Esame di Stato in presenza, i sindacati chiedono protocollo di sicurezza

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L’esame di Stato in presenza voluto dalla Ministra Lucia Azzolina per garantire una maggiore serietà nello svolgimento della maturità 2020, sta ricevendo una notevole contrapposizione da parte di tantissimi docenti. Anche i sindacati, nella videoconferenza stampa del 4 maggio 2020, hanno chiesto garanzie organizzative e un preciso protocollo di sicurezza.

Esami di Stato in presenza, emergono difficoltà

Nella videoconferenza stampa dei sindacati, andata in onda alle ore 12 del 4 maggio, è intervenuta anche La nostra testata giornalistica ponendo alcune domande ai Segretari Generali dei Sindacati. Tra le domande poste c’è stata quella sulla posizione sindacale rispetto l’esame di Stato svolto in presenza che vorrebbe la Ministra Azzolina in un momento in cui le scuole sembrerebbero non equipaggiate a garantire la piena sicurezza alle commissioni e ai candidati.

La Segretaria Generale della Cisl Scuola Maddalena Gissi ha parlato di colpevoli ritardi del Ministero dell’Istruzione riguardo gli esami di Stato 2019/2020 e la mancata ordinanza ministeriale su come verranno svolti. La Gissi ha sottolineato che molti commissari interni over 55, temono contagi e che le scuole ad oggi non sono attrezzate per fare un esame in presenza.

Il Segretario Generale della Flc Cgil Francesco Sinopoli ha parlato in generale della necessità di ripensare la scuola sia negli spazi che nell’organizzazione, per ipotizzare un esame in presenza, la condizione necessaria è quella di stilare un protocollo di sicurezza con gli esperti tecnici e i sindacati. Sinopoli ha evidenziato un notevole ritardo del Ministero dell’Istruzione nell’organizzazione del prossimo esame di Stato, che la Ministra Azzolina dichiara di volere fare in presenza, e la mancanza totale di un progetto per l’avvio del nuovo anno scolastico.

Anche lo Snals con la Segretaria Generale Elvira Serafini e la Uil Scuola con il suo Segretario Generale Pino Turi si sono lamentati di un Ministero sordo ad ascoltare i rappresentanti dei lavoratori. Anche il Coordinatore Nazionale della Gilda Rino di Meglio ha lamentato molta approssimazione nella gestione dell’Amministrazione anche per gli esami di Stato. Manca poco più di un mese alla fine dell’anno e ancora non si conoscono le modalità dell’esame, questo non è accettabile ha sottolineato Di Meglio.

Esame in presenza, favorevoli e contrari

Oltre il Ministro Azzolina sono favorevoli all’esame in presenza Italia Viva e il PD, mentre i sindacati e anche ANP sono nettamente contrari a svolgere l’esame in presenza con un grande rischio di contagio.

Alcune associazioni professionali e gruppi facebook come Scuola Bene Comune e Partigiani della Scuola Pubblica sono contrai all’esame svolto in presenza. In particolare i succitati gruppi facebook hanno raccolto già circa 5000 firme in una petizione contro lo svolgimento dell’esame di Stato in presenza.