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Eurostat: dopo tre anni lavora solo un laureato su due

Solo il 52,9% dei laureati italiani risulta occupato entro tre anni dalla laurea, il dato peggiore nell’Unione europea dopo la Grecia, dove sono appena il 47,4 per cento.

Per i diplomati la situazione è addirittura scandalosa: in Italia, sempre a tre anni dal titolo di scuola secondaria superiore, ha un lavoro solamente il 30,5% del campione, raggiungendo così all’ultimo posto contro una media Ue a 28 del 59,8 per cento.

A dirlo uno studio Eurostat (dati 2014) e conferma una situazione molto difficile per l’occupazione giovanile particolarmente grave nel nostro Paese.

Nel complesso, le persone tra i 20 e i 34 anni uscite dal percorso formativo occupate in Italia nel 2014 erano appena il 45% contro il 76% medio in Europa, indietro quindi di oltre trenta punti percentuali. Rispetto ai Paesi nostri competitor siamo molto distanti.

In Germania il 90% del campione lavora entro tre anni dal titolo, ma perdiamo terreno anche nei confronti del Regno Unito, con l’83,2% e della Francia col 75,2 per cento).

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L’Italia è in ritardo sia sull’occupazione dei diplomati professionali, il 40,2% di occupati a tre anni dal titolo, contro il 73,1% medio Ue e l’89,4% della Germania, sia su quella dei laureati.

Per quanto riguarda la laurea breve e il dottorato, l’Italia si situa sempre al penultimo posto dopo la Grecia con il 52,9% ma il 93,1% della Germania

Per l’Italia si è registrato un crollo delle percentuali di occupazione dopo il titolo con la crisi economica e la stretta sull’accesso alla pensione che ha tenuto al lavoro la fascia di età più anziana della popolazione.

In particolare tra il 2008 e il 2014 la media di giovani occupati a tre anni dal titolo nell’Unione europea è scesa di otto punti, dall’82% al 76% mentre in Italia è crollata di oltre venti punti dal 65,2% al 45 per cento.

Nello stesso periodo in Germania la percentuale è cresciuta dall’86,5% al 90%, mentre in Francia è passata dall’83,1% al 75,2%. Nel Regno Unito la percentuale è rimasta stabile passando dall’83,6% all’83,2 per cento.

In genere i tassi di occupazione dei laureati sono superiori a quelli dei diplomati, ma l’Italia è all’ultimo posto in graduatoria nella percentuale di giovani laureati.

Secondo le statistiche Eurostat, riferite al 2014, sui giovani nella fascia tra i 30 e i 34 anni, gli italiani si collocano “dietro la lavagna” per l’educazione terziaria con appena il 23,9% di laureati a fronte del 37,9% della media Ue. Il dato è migliorato rispetto al 19,2% del 2008, ma meno di quanto abbiano fatto in media gli altri paesi Ue 

Pasquale Almirante

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