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Faq dal n. 81 al n. 85

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FAQ 81-85 DEL 20 DICEMBRE 2005
 
81) Si chiede di conoscere se nel documento di valutazione per l’inglese nella scuola primaria bisogna tener conto delle abilità e conoscenze presenti nelle Indicazioni nazionali oppure far riferimento all’allegato E del D.L.vo del 17/10/2005 “Testo di riforma del 2° ciclo di Istruzione”.
Il decreto legislativo n. 226/2005 è pienamente in vigore e, pertanto, virtualmente applicabile in tutte le sue parti, ad eccezione di quelle per le quali viene esplicitamente prevista una decorrenza specifica (esempio, avvio dell’ordinamento del 2° ciclo dal 2007/2008) oppure vengono previsti interventi appositi di sostegno (es. organici per lingue comunitarie).
I nuovi Osa di inglese per la scuola primaria (e anche per la scuola secondaria di I grado) sono applicabili da subito. Tuttavia, in considerazione del fatto che essi, così come previsti dall’allegato F, sono pervenuti ad anno scolastico già avviato, potranno trovare compiuta attuazione dal prossimo anno scolastico. Ad ogni buon conto, sono già stati compresi negli esempi della modulistica allegata alla circolare n. 84 per consentire, a chi lo volesse e lo potesse, di utilizzarli anche da subito.
 
82) Il Portfolio è stato organizzato in tre sezioni, dentro le quali sono indicate diverse voci.
E’ obbligatorio mantenere le voci dentro la specifica sezione, o è possibile spostarle in una delle altre due sezioni?
In ordine al documento di valutazione: per ogni disciplina c’è la possibilità di mettere gli obiettivi formativi elaborati dal collegio docenti, anziché gli Osa suggeriti?
E’ corretto e possibile che l’ordine che ciascuna scuola vuole dare alle diverse voci del Portfolio sia frutto di progettazione che risponde a esigenze di funzionalità soggettivamente individuate. Pertanto, le voci delle sezioni possono essere diversamente articolate all’interno del Portfolio. Gli obiettivi formativi, nella logica delle personalizzazione dei piani di studio, non vengono definiti a livello di collegio dei docenti, ma sono individuati ed espressi dall’équipe pedagogica.
 
83) Nel modello di scheda allegato alla circolare n. 84/2005 definito “non modificabile” ci sono due spazi per valutare le attività facoltative fatte dagli alunni oltre le 27 ore obbligatorie.
L’offerta della scuola è di 33 ore delle quali, a parte le 27 ore obbligatorie, ben sei sono ore facoltative. Anche mettendo assieme le due ore di educazione tecnica, servono comunque cinque spazi.
Si chiede di sapere se ci sono soluzioni a questo problema: dove mettere la valutazione di tutte le ore facoltative seguite dall’alunno.
Il quesito ci consente di chiarire ancora una volta il senso proprio della non modificabilità. Il vincolo posto riguarda la sostanza più che la forma. Spazi, grafica e assestamento delle parti non sono elementi soggetti a vincolo e, pertanto, non modificabili.
Sono, invece, sostanzialmente vincolanti e non modificabili gli elementi strutturali del documento di valutazione, come chiaramente esplicitato nella Faq n. 69. Sulla questione degli spazi riservati nella modulistica alle attività/insegnamenti facoltativi e opzionali, oltre a richiamare quanto detto sopra, si rinvia alla Faq n. 68.
 
84) Si chiede se si può per l’anno in corso consegnare agli alunni la scheda di valutazione così come deliberata nel collegio dei docenti dello scorso giugno 2005.
E’ una domanda in astratto che non può avere risposta se non in termini molto generici. Quel modello di “scheda” deliberato contiene tutti gli elementi sostanziali già previsti dalla normativa e che la circolare n. 84 ha solamente richiamato vincolando le scuole, per rispetto della norma, a comprenderli nel documento di valutazione? Se sì, la delibera del collegio, anche se datata, è pienamente applicabile. Se no, va rivista e opportunamente integrata. Per essere esaustivi si rinvia alla precedente Faq. n. 83 e a quelle richiamate al suo interno.
 
85) Il Portfolio per gli alunni della scuola dell’infanzia deve essere compilato solo per i bimbi di 5 anni o anche per quelli di 3 e 4?
Il Portfolio nella scuola dell’infanzia riguarda tutti i bambini in essa accolti, senza distinzione di età. Tuttavia le stesse Indicazioni nazionali (allegato A al decreto legislativo n. 59/2004) evidenziano più volte l’importanza del Portfolio nell’ultimo anno della scuola dell’infanzia e nella fase che precede il passaggio alla scuola primaria. A parte questa specifica considerazione riferita ai bambini di 5 anni, in via generale le Indicazioni nazionali riportano per la compilazione del Portfolio i seguenti elementi, oltre alla più volte ricordata attività di osservazione sistematica sul bambino:
 
La scuola dell’infanzia accompagna ciascun bambino con un apposito Portfolio (o cartella) delle competenze a mano a mano sviluppate, che comprende:
 
1) una descrizione essenziale dei percorsi seguiti e dei progressi educativi raggiunti;
2) una documentazione regolare, ancorché significativa, di elaborati che offra indicazioni di orientamento fondate sulle risorse, i modi e i tempi dell’apprendimento, gli interessi, le attitudini e le aspirazioni personali dei bambini.