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Finanziamenti per la ricerca industriale

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Il primo finanziamento, di oltre 253 milioni di euro (fondi strutturali Unione Europea, delibere Cipe, ricavi delle operazioni di cartolarizzazione), andrà a sostenere 119 progetti di ricerca industriale. "L’obiettivo – ha affermato il ministro Letizia Moratti – è quello di realizzare nuovi processi per lo sviluppo della competitività nelle regioni dell’Obiettivo 1, Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia, in settori strategici quali l’informatica, i nuovi materiali, le tecnologie meccaniche e le telecomunicazioni. I progetti finanziati sono così ripartiti: 47 riguardano le grandi imprese, 72 le piccole e medie imprese".

Il secondo finanziamento, pari a 212 milioni di euro, è destinato alla realizzazione di 12 laboratori pubblico-privati di ricerca e alta formazione.

Sottolineando che si tratta di una novità per il Mezzogiorno, il Ministro ha aggiunto che sono state scelte "aree di frontiera: diagnostica medica avanzata, medicina personalizzata, energia solare, sismologia, nuovi farmaci anti-infettivi, piattaforme tecnologiche innovative nei settori agro-alimentare, turismo, beni culturali".
"Un’altra novità – ha concluso Letizia Moratti – è il fatto che il 10% di questo finanziamento è finalizzato alla formazione dei ricercatori".  

Nel frattempo, nella sede del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca si è insediato il nuovo Comitato tecnico-scientifico per la valutazione dei progetti di ricerca industriale istituito del decreto legislativo 297/99. Il Comitato è presieduto da Francesco Beltrame, professore ordinario di Bioingegneria all’Università degli studi di Genova. Ne fanno parte rappresentanti del Miur (Renato Ugo, Giampio Bracchi, Claudio Alviani, Paolo Glisenti, Leonardo Marzio), del Ministero delle Politiche agricole (Saverio Salerno), del Ministero dell’Economia e delle Finanze (Mario Canzio), del Ministero della Salute (Giuseppe Ippolito), del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del territorio (Ezio Bussoletti) e del Ministero delle Attività produttive (Antonio Martini).
In particolare il Comitato, che rimarrà in carica per quattro anni, avrà il compito di esprimere la propria valutazione in ordine alla validità tecnico-scientifica di iniziative di forte rilievo presentate sia in modo autonomo ("a sportello") sia in risposta a specifici bandi definiti programmaticamente.