Home I lettori ci scrivono Che fine fanno i vincitori (a tempo) senza cattedra del Concorso 2016?

Che fine fanno i vincitori (a tempo) senza cattedra del Concorso 2016?

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Egr Sig.ra Ministra, Fedeli sarò semplice e soprattutto breve considerando i suoi impegni e incombenze: sono un docente della scuola secondaria di I grado che nonostante i suoi 13 anni di precariato si è sottoposto e superato il Concorso 2016, con fatica e dedizione, ed è in attesa dello scorrimento della graduatoria degli idonei.
Mi sento un vincitore a tempo in quanto la mia graduatoria vale sino alle immissioni a Cattedra del 2018 ma nel frattempo le insidie sono notevoli!
Come me ci sono tantissimi nella medesima situazione …vincitori a tempo ma senza cattedra che, con mio stupore, attendono gli eventi con compostezza e pazienza e con la atavica speranza che il futuro sia più roseo.
Ho modo di vedere che in questo ultimo periodo si sta spendendo per annunciare il prossimo Concorso 2018, con le sue nuove modalità, senza mai precisare o definire con esattezza che ne sarà dei vincitori ma senza cattedra posizionati nelle graduatorie del Concorso 2016 su cui incombono vincoli temporali (le attuali graduatorie di merito sono valide per tre anni e siamo arrivati alle soglie della loro scadenza) deroghe al vicolo triennale, mobilità straordinaria, svuotamenti Gae e da non ultimo gli aspiranti delle
SUPPLETIVE!!!!
Sarebbe logico e concorde ai dettami del diritto che noi che siamo stati duramente selezionati secondo modalità su cui ci sarebbe tanto da denunciare e soprattutto su un numero di posti definiti dallo stesso Ministero ci troviamo oggi ad avere trepidazione ed incertezza su cosa ne sarà di noi.
So benissimo che il Concorso 2016 non lo ha bandito Lei ma… noi che ci troviamo nel mezzo delle procedure non possiamo essere dimenticati/ignorati.
In uno Stato di diritto ci saremmo sentiti tranquillizzare secondo forme che tutelino i percorsi ordinari di reclutamento mentre sembra che i ricorsi ai vari TAR o che le deroghe e mobilità straordinarie siano i percorsi preferenziali.
Perché bandire nuovi concorsi senza valutare che ci sono dei vincitori a tempo e senza specificare quale sarà la loro sorte?
Senza dire che in alcune Regioni, come la Basilicata, su una procedura di selezione di 22 posti (tecnologia
scuola secondaria di I grado) ci siano ben 9 aspiranti che hanno sperato le prove suppletive e che se inseriti a pettine rischiano di capovolgere la regolare graduatoria scalzando alcuni oltre la soglia dei posti messi a Concorso e creando non pochi problemi a quelli già immessi in ruolo.

Non le dico come è difficile nonostante tutto, avendo dentro di se queste frustrazioni, insegnare ogni giorno ai ragazzi la meritocrazia su cui dovrebbe fondarsi uno Stato di diritto che le nuove generazioni devono avere come baluardo per il loro futuro.
Cortesemente ed umilmente Le chiedo una risposta precisa e concisa su questo mio vitale quesito.

Ringraziandola anticipatamente le auguro buon lavoro

di Alessandro Dragone