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Flc-Cgil, cambio al vertice: via Sinopoli, arriva Fracassi? E in quei giorni di maggio riprenderà la trattativa all’Aran sul contratto

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Nella Flc-Cgil è tempo di cambiamenti: il 9 maggio è infatti previsto il passaggio di testimone alla guida dal sindacato Confederale. Al posto di Francesco Sinopoli, arrivato nel dicembre 2016 al posto di Mimmo Pantaleo, dovrebbe arrivare Gianna Fracassi.

Una donna di esperienza

Aretina, 57 anni, laureata in Giurisprudenza e avvocato, Fracassi è una donna di esperienza: ha fatto parte della segreteria nazionale durante la gestione Pantaleo. Negli ultimi anni, invece, ha operato a livello Confederale, diventando nel 2019  vice segretaria generale con funzioni vicarie. Quindi, il suo sarebbe un ritorno.

L’8 maggio, Maurizio Landini, segretario generale del primo sindacato italiano, proporrà quindi Gianna Fracassi all’assemblea nazionale dei Lavoratori della Conoscenza Cgil: spetterà ai delegati Flc-Cgil esprimersi, anche su eventuali ulteriori candidati.

In base alle informazioni raccolta dalla Tecnica della Scuola, le possibilità che Fracassi diventi il nuovo segretario generale Flc-Cgil risultano altissime.

La ripresa del confronto all’Aran

In quei giorni, tra l’altro, è anche prevista la ripresa delle trattative per la parte normativa del rinnovo contrattuale 2019/21, una delle “partite” su cui il confronto tra organizzazioni sindacali e parte pubblica è molto attivo: l’Aran ha infatti convocato i sindacati rappresentativi (Fcl-Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola Rua, Snals, Gilda e Anief) in tre distinti incontri: l’8, 9 e 11 maggio. Le prime due date di convocazione, dedicate al confronto per i comparti Afam e Ricerca, verranno a questo punto con ogni probabilità spostate in avanti proprio per la concomitanza dell’impegno in casa Cgil.

Il terzo incontro, quello di giovedì 11 maggio, riguarderà specificatamente il comparto Scuola e non dovrebbe subire spostamenti: in quell’occasione è probabile che si tornerà a parlare anche del nuovo Atto d’indirizzo, comprensivo dei 300 milioni di euro aggiuntivi che la maggior parte dei sindacati vorrebbero dare solo ai docenti (come era previsto in origine dalle procedure che avrebbero dovuto portare a degli incentivi alla categoria anche se solo per una parte minoritaria e non “a pioggia” come è stato deciso poi dalla nuova gestione ministeriale).