Una rispettabilissima scuola, l’Istituto “Einaudi” di Carrara, viene ancora alla ribalta delle cronache per azione di un docente che si sarebbe intascato 70mila euro, tra cene, viaggi, night club, alcol, sfruttando i fondi di un progetto Ue contro il doping.
Doveva essere infatti un progetto contro il doping, ma è stato un progetto per finanziare i divertimenti di questo singolare e disinvolto insegnante che usando i famosi fondi europei ha preferito versarli nelle casse più libertine dei locali di divertimento e pure per viaggi in aereo, acquistare computer e altre attività di esclusivo personale interesse “didattico”.
E alla presentazione del rendiconto, di fronte a tanto sballo di ricevute e fatture, l’Ue pretese dall’Istituto Einaudi il risarcimento della somma versata per il progetto, che però, secondo una successiva verifica della Corte di Conti della Toscana, non può addebitarsi alla collettività ma al singolo insegnante e al dirigente scolastico che all’epoca dei fatti non vigilò con la dovuta attenzione.
Oltre ai taxi non documentati e i 400 euro a seduta che il comitato si autoconferiva, a inchiodare il prof ci sono biglietti per Copenaghen, Bruxelles, e addirittura Santiago del Cile, ben 6.000 euro sulla sola tratta Roma-Pisa e ingiustificabili ingressi ai night club: tutto messo in contro al progetto scolastico contro il doping. Una sfrontatezza che ha tolto alla Corte di Conti ogni possibile dubbio sulla sentenza.
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