In un articolo scritto da Alessandro Pagano indirizzato quei genitori che a scuola giustificano sempre e comunque i propri figli, si scrive:
“Prendete sempre le sue difese. Professori, amici, polizia sono sempre e solo cattivi nei confronti del vostro piccolo. Quando diverrà un buono a nulla invocate il destino, i mali della società e quant’altro a voi lontano.Preparatevi ad una vita di dolore e sofferenza: l’avrete.A questo punto chiederei: voi genitori preferireste insegnanti severi ed esigenti ma dediti con passione e amore all’educazione dei loro allievi? O vorreste docenti disinteressati ai loro discenti e del tutto privi di autorevolezza e autorità? Sono certo che se questa domanda venisse sottoposta in un sondaggio ad un campione di genitori italiani, in linea teorica tutti risponderebbero che vorrebbero insegnanti con la ‘i‘ maiuscola, ma dalle cronache dei quotidiani sembrerebbe il contrario. Sempre più frequentemente assistiamo a conflitti tra genitori e docenti. Questo ‘conflitto permanente‘ che sta lacerando il rapporto tra le famiglie e la scuola e che ha destabilizzato l’educazione delle giovani generazioni, non è che una ulteriore manifestazione di quel generale clima di conflittualità che sta devastando il tessuto sociale del nostro Paese”.
Si ricorda che a maggio lo stesso deputato di Area popolare Alessandro Pagano si mise in evidenza sul tema gender all’interno della riforma scolastica, dicendo: “quanto avvenuto in commissione sul ddl Buona scuola è gravissimo: è stato approvato un emendamento che di fatto introduce la promozione dell’educazione di gender nelle scuole, una modifica sottoscritta dal Pd, Scelta civica e tre componenti di Forza Italia. Tutto questo pone un problema politico all’interno della maggioranza, per il quale e’ necessario un confronto urgente”.
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