Home Attualità Giudizi sintetici alla primaria: sarà davvero tutto più chiaro? L’OM respinge le...

Giudizi sintetici alla primaria: sarà davvero tutto più chiaro? L’OM respinge le richieste più importanti del CSPI

CONDIVIDI

Con l’ordinanza ministeriale firmata da Giuseppe Valditara in queste ore inizia ufficialmente l’era “post-Azzolina” in materia di valutazione nelle scuole del primo ciclo.
L’OM 172 del 2020 va in archivio e si aprono nuovi scenari che, però, a ben vedere, non è ancora chiaro a cosa ci porteranno.
Da un lato, come abbiamo già avuto modo di scrivere, si torna alla vecchia idea dei voti, anche se certamente non a quelli numerici.
Ma chiunque abbia un po’ di conoscenza dei problemi della valutazione e della sua storia sa benissimo che quella che viene introdotta con l’ordinanza (insufficiente – sufficiente – discreto – buono – distinto – ottimo) è una scala di tipo ordinale concettualmente e docimologicamente identica a quella dei voti numerici dal 5 al 10.
E in questo modo sarà letta e vissuta dalle famiglie e forse anche da molti docenti e dagli alunni stessi.
Significativo è il fatto che alla fine il Ministero non ha tenuto in alcun conto le osservazioni più interessanti del CSPI.

In particolare non è stata accolta la richiesta di rinominare e rimodulare i due giudizi sintetici “sufficiente” e “non sufficiente” con altre formulazioni più funzionali al miglioramento degli apprendimenti, “in quanto – si legge nella ordinanza – si ritiene necessario mantenere coerenza e chiarezza nella scelta della scala valoriale”.
Così come non è stata presa in considerazione la richiesta di “assegnare il giudizio sintetico agli obiettivi di apprendimento disciplinari significativi anziché all’intera disciplina”.
Il Ministero, in merito fa riferimento a non meglio precisate “esigenze di chiarezza e semplificazione” anche se chiarisce che, comunque, le istituzioni scolastiche avranno la facoltà di “inserire nel documento di valutazione i principali obiettivi di apprendimento dei singoli periodi valutativi, senza attribuire a ciascuno di tali obiettivi uno specifico giudizio sintetico”: soluzione che, almeno apparentemente, lascia alle scuole possibilità di articolare in modo autonoma il proprio documento di valutazione.
Niente da fare neppure per la proposta del CSPI di rendere facoltativo e integrabile l’Allegato A contenente la descrizione dei 6 giudizi sintetici: “si ritiene necessario – spiega in proposito l’ordinanza – garantire l’uniformità delle procedure valutative a livello territoriale”; sarà però consentito alle istituzioni scolastiche “declinare la descrizione dei giudizi sintetici per le singole discipline e per i vari anni di corso”.
In altre parole sarà non sarà possibile integrare l’allegato A, ma i giudizi sintetici potranno essere adattati alle singole discipline; forse al Ministero ha deciso di adottare questa soluzione essendosi accorti che la descrizione dell’ottimo (si esprime correttamente, con proprietà di linguaggio e capacità di argomentazione, in modalità adeguate al contesto) è difficile da riferire ad una disciplina con l’educazione motoria e forse anche ad arte e immagine.

Ad ogni modo le nuove regole entreranno in vigore a fine anno scolastico e quindi le scuole avranno tempo e modo per mettere a punto tutti gli “aggiustamenti” del caso.
Anche se resta un problema: per il primo quadrimestre si useranno i descrittori della OM 172 (in via di prima acquisizione, base, intermedio e avanzato) mentre a fine anno si useranno i 6 voti (o giudizi sintetici che dir si voglia)?
Non si rischia di creare confusione ai genitori?