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Gli acronimi e la valutazione: tra Invalsi e Ava

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L’INVALSI è l’Ente di ricerca dotato di personalità giuridica di diritto pubblico che ha raccolto, in un lungo e costante processo di trasformazione, l’eredità del Centro Europeo dell’Educazione (CEDE) istituito nei primi anni settanta del secolo scorso. Sulla base delle vigenti Leggi, che sono frutto di un’evoluzione normativa significativamente sempre più incentrata sugli aspetti valutativi e qualitativi del sistema scolastico, l’Istituto tra le altre cose:
• effettua verifiche periodiche e sistematiche sulle conoscenze e abilità degli studenti e sulla qualità complessiva dell’offerta formativa delle istituzioni di istruzione e di istruzione e formazione professionale, anche nel contesto dell’apprendimento permanente; in particolare gestisce il Sistema Nazionale di Valutazione (SNV);
• studia le cause dell’insuccesso e della dispersione scolastica con riferimento al contesto sociale ed alle tipologie dell’offerta formativa;
• effettua le rilevazioni necessarie per la valutazione del valore aggiunto realizzato dalle scuole;
• predispone annualmente i testi della nuova prova scritta, a carattere nazionale, volta a verificare i livelli generali e specifici di apprendimento conseguiti dagli studenti nell’esame di Stato al terzo anno della scuola secondaria di primo grado;
Il sistema AVA, coordinato dall’ANVUR in base al D.L. n. 19 del 27-01-12, è un sistema integrato in cui l’elemento portante è l’assicurazione interna della qualità nei corsi di studio, nei dipartimenti e nell’intero ateneo. Il potenziamento dell’autovalutazione, unito all’avvio di forme di controllo esterno chiare e trasparenti, è finalizzato a un miglioramento continuo della qualità della formazione e della ricerca. Gli obiettivi dell’AVA sono:
– fornire alle università italiane informazioni utili per meglio sviluppare le loro future strategie nella formazione, nella ricerca e nelle attività di terza missione;
– fornire ai corsi di laurea e alle unità di ricerca elementi comparativi per un miglioramento della qualità delle loro attività;
– fornire al MIUR le informazioni necessarie ai fini della programmazione nazionale, alle autorizzazioni a operare e alle decisioni concernenti l’allocazione delle risorse;
– fornire agli studenti informazioni utili per le loro scelte formative fornire al mondo del lavoro informazioni circa la qualità dei programmi formativi e dei laureati;
– fornire alla società civile informazioni affidabili e trasparenti circa le attività del sistema universitario