Home Personale Gli Ata dimenticati: niente assunzioni, mobilità straordinaria, bonus. Emergenza Dsga: 1.700 vacanti

Gli Ata dimenticati: niente assunzioni, mobilità straordinaria, bonus. Emergenza Dsga: 1.700 vacanti

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Tornare a tutelare il personale tecnico e amministrativo della scuola: a chiederlo è l’Anquap, Associazione Nazionale Quadri delle Amministrazioni Pubbliche.

Una delegazione del sindacato, il 27 aprile ha incontrato la presidente della commissione Cultura della Camera, Flavia Piccoli Nardelli.

“La recente legge di riforma della scuola – fa sapere l’associazione – non si è minimamente preoccupata dei servizi amministrativi e del relativo personale. Infatti, il piano di assunzioni straordinarie, la mobilità straordinaria, il bonus formativo (da 500 euro l’anno, ndr) e quello premiale hanno riguardato solo il personale docente”.

Il sindacato ricorda che non vi sono regole nemmeno “per il reclutamento dei Direttori SGA, mentre in tema di sostituzione degli stessi esistono solo parziali e inadeguate disposizioni. Al momento i posti vacanti e disponibili (come Direttore dei servizi generali ed amministrativi, ndr) sono superiori alle 1.200 unità, con sofferenze ‘enormi’ in alcune realtà regionali del centro-nord”.

 

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Per l’Anquap, inoltre, la situazione dei Dsga è destinata ad aggravarsi: da settembre 2017, con l’inizio del prossimo anno, avremo circa 500 pensionamenti. Il che porterà l’ammontare delle ‘scoperture’ intorno a 1.700 unità, corrispondenti a oltre il 20% dei posti in organico di diritto”. L’emergenza tocca anche gli assistenti amministrativi: “la disciplina delle mansioni, compiti e profilo professionale degli Assistenti Amministrativi sono lontani anni luce dall’attività quotidiana che gli stessi sono chiamati a svolgere per far funzionare le scuole, con un livello di professionalità acquisito sul campo che non viene assolutamente riconosciuto e valorizzato“.

Ricordiamo che, mediamente, la categoria degli amministrativi e tecnici delle scuole percepisce stipendi attorno ai 1.200-1.300 euro netti. I collaboratori scolastici anche meno.