Home Attualità Gli studenti non possono entrare prima dell’orario consentito: chi li sorveglia?

Gli studenti non possono entrare prima dell’orario consentito: chi li sorveglia?

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A Portogruaro è partita una raccolta firme dal parte di 374 genitori per chiedere all’amministrazione comunale e alla dirigente scolastica della scuola media Pascoli di far entrare gli alunni prima del tempo consentito, ovvero le 8 del mattino, per evitare di esporli a pericoli di sicurezza nell’attesa dell’apertura dei cancelli della scuola.

I genitori: gravi rischi dalle 7.45 alle 8

I genitori firmatari riferiscono dei rischi che possono correre i propri figli durante l’orario che va dalle 7,45 alle 8, orario di apertura dei cancelli della scuola: “la sosta forzata degli alunni lungo la pista ciclabile, il marciapede e a ridosso dei parcheggi delle auto, fino all’apertura dei cancelli della scuola, si legge su Il Gazzettino, comporta effettivi gravi rischi per la loro incolumità fisica, considerato l’intenso traffico di auto, pullman, biciclette e pedoni a quell’ora”. I genitori chiedono una soluzione congiunta fra amministrazione comunale e scuola.

La liberatoria per far entrare i ragazzi prima

Intanto i genitori portano avanti una proposta, ovvero di presentare una liberatoria in forma scritta in cui i genitori si assumono la totale responsabilità per far entrare gli studenti in cortile prima del suono della prima campanella delle 8. E’ previsto infatti un incontro fra i rappresentanti dei genitori, il sindaco e la dirigente, in cui verrà esposto proprio l’idea della liberatoria, “magari applicando lo stesso regolamento in vigore in altri istituti, prima che accada un fatto grave”.

Porta aperta da parte del comune: “l’amministrazione è certamente disponibile a trovare una soluzione condivisa, che tenga conto di quelle che sono le responsabilità dei genitori e della scuola, dichiara l’assessore Ketty Fogliani.

La preside: nessuna liberatoria

Più scettica la dirigente dell’istituto Pascoli,  che esclude a priori la soluzione della liberatoria: “Il dato certo è che non possono esserci liberatorie di alcun tipo e che i bambini non possono entrare negli spazi di pertinenza della scuola prima dell’orario se non sono sorvegliati”. Al contempo, la preside Fiorin pensa che si debbano considerare delle soluzioni che contemplino una sorveglianza aggiuntiva retribuita. In alternativa “altri accessi alla scuola e altre aree di sosta”.

Sulla questione vigilanza a scuola sappiamo come lo scorso autunno ci sia stato un polverone sollevato in seguito alla sentenza della Cassazione che ha condannato di una scuola fiorentina per la morte di uno studente. Il tema è approdato anche in legge di Bilancio che ha inserito l’uscita autonoma da scuola degli alunni under 14, previa autorizzazione dei genitori, senza che le colpe di eventuali incidenti nel percorso per tornare a casa ricadano su dirigenti ed insegnanti dell’ultima ora di lezione.

Sul testo dell’emendamento, presente all’articolo 19 – bis dell’intero documento, è previsto anche il fatto che la scuola viene esonerata da ogni responsabilità anche per quanto riguarda la salita e discesa dal mezzo dal bus scolastico. Infatti, il testo recita: “l’autorizzazione ad usufruire in modo autonomo del servizio di trasporto scolastico, rilasciata dai genitori esercenti la responsabilità genitoriale e dai tutori dei minori di 14 anni agli enti locali gestori del servizio esonera dalla responsabilità connessa all’adempimento dell’obbligo di vigilanza nella salita e discesa dal mezzo e nel tempo di sosta alla fermata utilizzata, anche al ritorno dalle attività scolastiche”.

Il testo non fa riferimento specifico al caso di Portogruaro, ma sicuramente la presa di posizione della preside si può leggere anche nell’ottica di una de-responsabilizzazione (sacrosanta) da eventuali problematiche connesse all’ingresso anticipato nel cortile della scuola. Meglio regolare la situazione in concerto con l’amministrazione comunale.