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Gratteri: “Le aree più difficili hanno bisogno di scuole migliori e professori più motivati”

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Il procuratore di Napoli Nicola Gratteri ha parlato, come ha fatto spesso, di scuola nel corso di un’intervista a La Repubblica. Come ha ripetuto più e più volte, l’istruzione e la cultura, a suo avviso, sono i migliori antidoti contro la criminalità.

“Occorre investire nelle scuole”

“Resto convinto che la lotta alle mafie e alla criminalità in generale non si giochi solo sul piano investigativo e repressivo. Occorre investire nelle scuole, nei giovani e nella cultura: bisogna educare nuovi cittadini consapevoli dei propri doveri, ma anche pronti a battersi per quei diritti che le mafie vogliono invece comprimere”, queste le sue parole.

“La povertà educativa si trasforma inevitabilmente in povertà valoriale, che a sua volta è molto spesso il presupposto della illegalità e delle forme più gravi di criminalità. Tagliare i fondi alle scuole e all’istruzione è quindi una scelta grave, non lungimirante e che nel tempo porterà a risultati gravissimi”, ha aggiunto.

Ecco poi la sua opinione sull’autonomia differenziata: “Sull’autonomia differenziata, ho i miei timori: che possa aumentare gli squilibri territoriali a svantaggio proprio di quelle aree maggiormente depresse e a maggiore radicamento della criminalità che avrebbero bisogno invece di tutt’altro. Delle scuole migliori, dei professori più motivati, dei servizi più efficienti”.

“Gli influencer vi usano come mucche da mungere”

“Provo sempre, quando posso, ad andare nelle scuole a parlare con i ragazzi. Si dovrebbe investire di più in scuola con il tempo pieno, soprattutto nelle periferie”, ha detto mesi fa, arrivato in una scuola del napoletano, Gratteri. E, sui pericoli della rete: “Dietro le riviste patinate che mostrano modelle eteree spesso c’è il baratro, i ragazzi lo devono sapere. Gli influencer sono degli scappati di casa che vi usano come mucche da mungere. Quando comprate una cosa non è la marca che fa la differenza. Sono i cafoni a mostrare l’etichetta. Oggi ci sono molti pedofili e maniaci sessuali. La rete web ha aumentato il rischio. Voi dovete stare attenti, una volta non era così”.

Poi Gratteri ha attaccato alcuni docenti: “Non tutti gli insegnanti vanno seguiti, quelli che usano sempre il certificato medico e che vi danno pochi compiti non vi vogliono bene”, ha detto alla platea di giovanissimi. Poi ha aggiunto: “Io a professionisti di 50 anni oggi correggo ancora errori”.

E, sui concorsi: “C’è chi viene bocciato perché non conosce la geografia e non sa dov’è Capri”. “Non vi fate tatuaggi altrimenti non potete entrare nelle forze dell’ordine”, ha concluso.

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