Home I lettori ci scrivono Gruppo Veneto cdc B15: gli abilitati del Concorso Ordinario ancora “al palo”

Gruppo Veneto cdc B15: gli abilitati del Concorso Ordinario ancora “al palo”

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“E siamo ancora qua, e già” prendo a prestito un passaggio di una canzone di Vasco per descrivere la inconcepibile situazione che io e i miei colleghi stiamo vivendo.
Insieme a molti candidati mi sono abilitato alla docenza per la classe di concorso B015 LAB. ELETTRONICA E ELETTROTECNICA avendo superato positivamente il Concorso Ordinario 2020 di cui al D.M. 499/2020 per la regione Veneto.

Purtroppo, insieme ai colleghi che mi pregio di rappresentare come fondatore e amministratore del gruppo whatsapp B15-VENETO annoverante tutte le province, devo segnalare questa incomprensibile situazione.
Ad oggi e ad Anno Scolastico iniziato, siamo ancora in attesa della pubblicazione delle Graduatorie di Merito (GM) relative alla nostra classe di concorso, sebbene tutti gli esami si siano già da tempo conclusi come pure le procedure di attribuzione dei punteggi individuali, com’è anche evidente accedendo al portale concorsi del MIUR.

Inverosimilmente, sebbene più volte sollecitati con decine di PEC, si perpetua l’assordante silenzio di comunicazione in merito da parte delle istituzioni U.S.R. Veneto e M.I.U.R. e si accentuano le intollerabili mancanze nei confronti di chi ha scelto di sostenere il Concorso per abilitarsi alla professione di insegnante nel lontano 2020 ed ha affrontato con impegno e dedizione lo studio di preparazione per lungo tempo, sostenendo corsi di aggiornamento e acquistando libri su libri per allineare il proprio sapere, gravandosi di costi di trasferimento per affrontare le tre prove di valutazione predisposte e, non ultimo, attendendo da ben 2 anni di poter coronare il successo ottenendo la desiderata abilitazione.

Tutto questo sforzo sopportato, dovendo pure rispettare i tempi strettissimi concessi, si scontra con la macchinosa burocrazia che a più di 3 mesi dal conseguimento dell’abilitazione ancora non certifica quanto è di diritto danneggiandoci su tutti i fronti possibili: nelle Graduatorie Provinciali delle Supplenze (GPS) non permettendo l’iscrizione in I° Fascia come è di diritto, nelle Graduatorie d’Istituto (GI) non vedendo riconosciuta la giusta posizione e il giusto punteggio perché impossibilitati a dimostrare un proprio diritto e, in ultimo e più importante, non potendo assumere titolarità nella cattedra che ci spetta per svolgere in serenità l’anno di prova per l’immissione in ruolo.
Questo gravissimo, incomprensibile e immotivato ritardo assume aspetti addirittura assurdi dopo l’avvio delle convocazioni da GPS dalle quali si creano pirandelliane situazioni: abilitati che vengono convocati in scuole diverse da quelle desiderate o su spezzoni di cattedra non completate o completabili e, peggio ancora, abilitati che non vengono convocati e restano in attesa. A volte pure superati in convocazione da colleghi non abilitati che però risultano essere precari da più tempo.

La situazione poi si potrebbe aggravare ulteriormente se, per assurdo, si dovesse attendere il completamento del Concorso Straordinario bandito quest’anno (ben 2 anni dopo l’ordinario) e ancora in espletamento.
Non da ultimo, l’aspetto più devastante si ripercuote sugli studenti che, già fortemente colpiti nella formazione e nella socializzazione per il protrarsi della situazione emergenziale, potrebbero ulteriormente venir penalizzati dovendo iniziare lo studio con un docente supplente sostituito poi da un altro docente avente diritto.
Tutto questo a che pro? A chi giova questo incomprensibile ritardo? Perché questo silenzio?

Il Ministro Bianchi ha assicurato un inizio delle lezioni con tutti i docenti in cattedra. Probabilmente omettendo di specificare che si tratta di supplenti, magari pure non abilitati, visto che i titolari sono “ancora qua” in attesa.
Purtroppo questa situazione riguarda svariate classi di concorso, ci si trova quindi senza titolari nelle materie generali oltre che nelle specialistiche. Ancora una volta i nostri ragazzi sono puniti per colpe non loro, ancora una volta la scuola italiana si contraddistingue per la farraginosa burocrazia e non per la sua eccellenza, ancora una volta si sceglie di tamponare e non risolvere l’annosa mancanza di docenti qualificati.
Si punta il dito contro l’algoritmo, contro le compilazioni errate delle preferenze, contro effimeri errori di attribuzione punteggi. Si vocifera di “annullamento delle GPS”, “blocco delle convocazioni”, “rifacimento dei turni di nomina” e chi più ne ha più ne metta.

Invece ci vorrebbe coraggio!

Il coraggio necessario per ammettere di aver sbagliato, di non essere riusciti a completare i lavori con le giuste priorità e sequenze, di non essere riusciti a dare le risposte attese ad un anno scolastico finalmente senza DAD, DDI, DPI, DPCM e “covidiane” paure e limitazioni.
Il coraggio di porre rimedio, di provvedere immediatamente al ripristino della stabilità, dei diritti, della docenza qualificata, pubblicando le Graduatorie di Merito e avviando la procedura più rapida per assegnare agli abilitati la titolarità di iniziare senza indugio il loro percorso di docenti e garantendo agli studenti la qualità e la continuità didattica che meritano, contemporaneamente sollevando le segreterie scolastiche da inutili e burocratici tour de force tra GPS, GI e MAD.
Appunto, ci vorrebbe CORAGGIO! … ma c’è?

Stefano Vicedomini