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Guerra Israele Palestina, studenti festeggiano l’attacco di Hamas. Valditara: “Ispezioni nelle scuole coinvolte”

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Sono giorni di grande tensione: qualche giorno fa la cellula terroristica di Hamas ha attaccato con dei razzi Israele, che ha dichiarato lo stato di guerra. Il nuovo bilancio dei morti israeliani, come riporta La Repubblica, è di oltre 700. Sono 2.500 i feriti, moltissimi gravi. Ci sarebbero 750 dispersi, sarebbero almeno 100 gli ostaggi nelle mani di Hamas. Tra loro americani e tedeschi. Sul fronte palestinese le vittime sarebbero 493, i feriti oltre 2.700.

La Commissione Affari esteri del Parlamento europeo (la Afet) si riunirà martedì per discutere le “evoluzioni della situazione in Israele e Palestina” dopo l’escalation iniziata sabato mattina. Lo fanno sapere fonti parlamentari a Bruxelles.

Verso azioni penali per odio razziale

Come riporta TgCom24 il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara ha prennunciato ispezioni in alcune scuole dove si sarebbe festeggiato l’attacco di Hamas contro Israele. “Se è vero che alcuni collettivi scolastici hanno inneggiato ad Hamas alla morte dei ragazzi israeliani, vanno perseguiti dalla legge. Farò partire immediatamente nostre ispezioni nelle scuole coinvolte, chiedendo alla Procura di promuovere un’azione penale per odio razziale”.

“L’azione di Hamas è infame, queste persone devono essere perseguite dalla Procura della Repubblica e spero finiscano in prigione”, ha chiosato.

Ispezioni in alcune scuole per verificare se effettivamente sono stati tenuti atteggiamenti antisemiti e di esaltazione dell’azione di Hamas. Se appurati, saranno denunciati alla Procura della Repubblica. A stabilirlo è stato il Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, che questa mattina ha portato la solidarietà del Ministero e del Governo italiano alla Scuola della Comunità Ebraica di via Sally Mayer a Milano.

“In queste ore drammatiche – ha dichiarato il Ministro – voglio esprimere vicinanza al popolo ebraico, vittima di un attacco brutale che richiama i metodi nazisti. Partendo dalla scuola è necessario elaborare una strategia complessiva per debellare ogni residuo di antisemitismo e promuovere la cultura del rispetto. Questo odio feroce, disumano, richiama le esperienze dei peggiori totalitarismi che hanno insanguinato e continuano a insanguinare il mondo intero. Non basta coltivare la memoria: occorre esaltare la centralità e la bellezza dell’essere umano, la cui esistenza è sacra e inviolabile. Saranno quindi effettuate ispezioni in quegli istituti scolastici dove sarebbero emersi atteggiamenti di odio antisemita e di esaltazione della infame azione di Hamas. Vogliamo verificare se qualcuno ha realmente manifestato atteggiamenti di odio, di antisemitismo o di incitamento alla guerra contro Israele. Se questi fatti venissero appurati, i responsabili saranno denunciati alla Procura della Repubblica. Chi ha gioito per azioni che hanno portato a sgozzare bambini e ragazzi, donne e uomini innocenti, solo perché ebrei, deve essere perseguito dalle leggi penali”.

Strage di bambini

“Con l’intensificarsi dell’escalation in Israele e a Gaza, il numero di bambini coinvolti nella violenza è in aumento. Fino a ieri, erano stati uccisi almeno 700 israeliani e 413 palestinesi, tra cui almeno 78 bambini a Gaza. Il numero di bambini uccisi in Israele non è ancora stato confermato”. Lo ha fatto sapere Save the children, come riporta SkyTg24.

“A Gaza – dice la Ong – gli attacchi aerei hanno raso al suolo le abitazioni dei bambini e delle loro famiglie, mentre almeno tre scuole e un ospedale sono stati danneggiati. Anche un centro medico in Israele sarebbe stato colpito dal lancio di razzi. Tutte le scuole in Israele e a Gaza sono chiuse, interrompendo ancora una volta l’accesso dei bambini all’istruzione, da anni vittima delle ripetute escalation, in particolare a Gaza”. “Le notizie di bambini palestinesi uccisi e feriti negli attacchi aerei e di bambini israeliani rapiti e tenuti in ostaggio rafforzano i timori di un tributo psicologico senza precedenti”, conclude Save the children.