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I bulli gli rubano le scarpe, istituto contro i genitori. Gramellini: scuola ormai luogo pericoloso in cui la colpa è delle vittime?

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Sta facendo ancora discutere il caso del ragazzo andato a scuola con indosso un paio di scarpe costose che gli sono state rubate dai bulli, costringendolo a tornare a casa scalzo. Criticata da molti la reazione della scuola di fronte al furto: i genitori sono stati attaccati per aver consentito al figlio di indossare calzature di lusso.

L’ironia dolceamara di Gramellini

A dire la sua è stato Massimo Gramellini, conduttore e giornalista, su Il Corriere della Sera. “Il derubato si sfoga con i genitori, i quali corrono dal preside per segnalare l’infausto episodio, ricevendo una risposta che li lascia annichiliti. ‘Vostro figlio ha commesso una leggerezza nel mettere delle sneakers di marca a scuola’. E in quale altro posto avrebbe dovuto metterle, di grazia, per non suscitare la bramosia altrui? In un caveau?”, ha esordito ironicamente.

“Capisco dove vuole andare a parare il preside. Però anche lui dovrà riconoscere che, se passa il principio che ormai la scuola va considerata un luogo pericoloso, equiparabile a un locale malfamato, e che la colpa dei furti e delle violenze è sempre delle vittime perché ‘se la sono andata a cercare’, significa che l’incapacità di garantire un minimo di sicurezza si sta mangiando le nostre libertà. Persino quella, terra terra, di metterci le scarpe che ci piacciono senza essere costretti a ingaggiare una guardia del corpo”, ha concluso, criticando la risposta della scuola.

Le sneakers erano molto costose

Quando i genitori sono andati a chiedere spiegazioni su chi abbia rubato le sneakers, il personale scolastico ha fatto osservare alla famiglia che aver concesso al proprio figlio di andare in classe con delle scarpe firmate e costose è stata un’ingenuità.

Le scarpe, a quanto pare molto costose, erano state acquistate dopo tanti sacrifici del giovane. “Non doveva mandare suo figlio a scuola con delle scarpe così costose”, si sarebbe sentito dire il genitore da uno dei referenti.